29 aprile 2008

Roma svolta a destra

Roma svolta a destra. E lo fa in modo storico. Dopo un quindicennio di governo della sinistra la città capitolina ha infatti deciso di cambiare la sua amministrazione affidandosi al centro destra.
In questi giorni i più importanti quotidiani del mondo hanno espresso la loro perplessità sul fatto di affidare la capitale alle destre facendo supporre un ritorno agli anni del fascismo. Ma stiamo davvero scherzando ?
Esiste ancora una destra e una sinistra in Italia ? Per quanto mi riguarda sono molto simili.
Più che la vittoria di Alemanno quella romana mi sembra la sconfitta netta di un centro sinistra stanco e ingessato che non ha saputo cogliere l'opportunità vera nè per rinnovarsi nè per comunicare con i cittadini in modo netto.
Che senso ha andare da soli alle elezioni escludendo la sinistra estrema quando poi si torna tutti allegramente per le comunali ? Addirittura si cercano accordi con l'Udc.
Ha perso il partito democratico e sopratutto Veltroni con le sue scelte che non sono piaciute agli italiani. Ora occorre davvero un ricambio ai vertici del partito ma stavolta serio e non di facciata. I dirigenti sono sempre gli stessi, quindi se rinnovamento deve essere, che lo sia per davvero.

28 aprile 2008

Roma, aria di cambiamento ?

Roma, elezioni comunali 2008. Siamo ormai quasi alla metà delle sezioni scrutinate e Alemanno è in vantaggio con circa il 52% dei voti.
Che sia il segno vero di un cambiamento per questa città. La sinistra non ne azzecca veramente una, dopo il dietro front sul gruppo unico al parlamento e tante promesse ora pare che Roma sia destinata ad un sindaco di centro destra.
La gente è stanca di rom, violenze, stupri e insicurezza. Vedremo se la nuova amministrazione riuscirà finalmente a fare qualcosa di concreto.

19 aprile 2008

Veltroni e l'Italia dei valori ?

Le elezioni appena concluse ci hanno mostrato ancora una volta la fragilità della sinistra italiana.
Tutta la strategia di comunicazione di Veltroni era infatti centrata attorno ad uno slogan :"La differenza tra noi (PD e Italia dei valori ) e loro (PDl e Lega Nord) è che loro non sono un partito mentre noi abbiamo fatto un processo lungo e coraggioso da cui è nato il Partito Democratico, quindi avremo un unico gruppo parlamentare".
Bella semplificazione direte voi, anche se c'era qualcosa di strano nell'aria. Non solo io infatti ma anche altri avevano notato delle incongruenze. Perchè quando parla di èPietro ci tiene a sottolineare che "noi dell'italia dei valori", "l'italia dei valori", "il mio schieramento" si impegnerà, farà eccetera eccetera ?
Io mi chiedevo una cosa molto semplice. Se Veltroni ha detto che l'Italia dei valori confluirà nel Partito Democratico dopo le elezioni perchè non dice "noi del partito democratico" ?
Il dopo elezioni ci ha mostrato il perchè.
Oggi vengo a sapere che Di Pietro vuole il suo gruppo parlamentare, quello dell'Italia dei Valori.
Certo ! Condividiamo tutti. Gruppo indipendente, dunque finanziamento!
L'Italia dei Valori, o l'Italia dell'incoerenza ?
Come può il centro sinistra vincere le elezioni se è sottoposta a continui danni di immagine ?
Gli italiani non sono mica stupidi.

07 aprile 2008

Corsi di lingua inglese

Dopo la gaffe di Luca Luciani motivatore dei lavoratori Telecom, che ha trasformato la più grande sconfitta di Napoleone in una vittoria assistiamo in questi giorni a una serie di strafalcioni in campagna elettorale.
Le elezioni arrivano e dunque via a promesse e spot elettorali. Fra le altre cose molti politici propongono interventi nella scuola, l'introduzione delle nuove tecnologie e il potenziamento dello studio della lingua inglese.
Si concordiamo, tuttavia loro stessi più che pensare ai corsi di lingua inglese dovrebbero pensare a fare dei corsi di lingua italiana.

Lunedì prossimo avremo un nuovo governo, speriamo bene!