25 settembre 2006

La politica e il tifo da stadio

Da bambino quando andavo allo stadio mi veniva insegnato il tifo per la squadra del cuore. Cori, incitamenti, esultanze. Incitare e sostenere la propria squadra del cuore è bellissimo, e spesso questo va anche contro il concetto di sportività.Se la nostra squadra subirà un torto saremo infatti incacchiati neri mentre se faremo un torto all'avversario senza essere scoperti saremo comunque contenti. che ci frega basta vinciamo!

In questi giorni noto il proliferare di blog e notizie che vanno contro i provvedimenti del governo Prodi, si sottolineano le figuracce e si reclamano a gran voce nuove elezioni evidenziando i contrasti della sinistra.

Ho letto alcune cose sulle figuracce della sinistra, riassumo in breve:

Il caso RAI

Quando Berlusconi criticava alcuni personaggi RAI durante il suo governo fu attaccato duramente. D'Alema invece ha dichiarato sui direttori del Tg1 e Tg2 : "siamo troppo bravi a lasciarli lì ed ora devono andarsene").
Premesso che sono contrattio a qualsiasi forma di lottizzazione e lobby di potere, onestamente non mi sembra che il Tg1 sia stato un bello spettacolo durante il governo della CDL, la stessa Porta porta mi è sembrata quasi a senso unico (ovviamente Vespa è un professionista e va tutelato). Ma perchè allontare un grande giornalista come Enzo Biagi se avevamo dei governanti così liberali ?


Il caso Prodi in Cina

Missione di Stato con Prodi in Cina, impegnato in una settimana di incontri per discutere di rapporti bilaterali, insieme a Confindustria e l'associazione bancari italiana. Se lo avesse fatto Berlusconi sarebbe stato criticato ?
Se l'avesse fatto Berlusconi nessuno avrebbe obiettato, non vedo dove sta lo scandalo. Se per questo Berlusconi è andato a fare una conferenza pro Cdl dall'amico Bush in piena campagna elettorale e nessuno si è strappato i capelli.

Il caso Telecom

Prodi sorpreso dalla ristrutturazione di Telecom: "Circa 10 giorni ho parlato Tronchetti Provera e non mi ha assolutamente detto nulla. Il governo ha diritto di conoscere".Credo legittimo sapere cosa accade ad uno dei più grandi gruppi italiani che pare abbia 40 mld di euro di debiti e sospette intercettazioni.
Tutti credevamo forse che le cosidette intercettazioni illegalifossero condotte per coadiuvare la lotta la terrorismo. In realtà nell'inchiesta in corso sono emersi particolari (fondi neri, fatture false) che rimandano a ben altre attività del dottor Tronchetti Provera. Qualcuno sospetterà anche ma è tutto da provare, che forse le intercettazioni non fossero solo al servizio dei servizi di sicurezza, italiani o alleati. Forse il marito della maomettana Afef avrà qualcosa da spiegare.
Vogliamo poi aggiungere il caso Calciopoli? Chi mi spiega il grande intreccio tra politica e calcio ?
Le intercettazioni non hanno nulla a che fare con il calcio ?
Tronchetti, Telecom, Tronchetti azionista dell'Inter, Inter campione d'Italia, Tronchetti si dimette, Intercettazioni illegali, Serie A TIM (si sapete che si chiama così giusto ?). Se non è conflitto di interessi questo, allora cos'è? Ci saranno tante cose da spiegare credo per il buon dottor Tronchetti. Ovviamente le mie sono solo supposizioni ma ho la sensazione che ci sia qualcosa di poco chiaro anche qui.

Ora fatte queste piccole premesse io credo che di figuracce Berlusconi ne abbia fatte molte di più. Voglio ricordare alcune cose brevemente del governo CDL:

La legge sulle rogatorie internazionali.
Approvata in tempi brevi, questa legge disciplina la materia delle rogatorie internazionali oltre che ratificare la convenzione di cooperazione giudiziaria tra Italia e Svizzera. Nel passaggio al Senato la legge ha subito due modifiche molto particolari: si può applicare ai processi in corso e annulla le rogatorie macchiate da vizi formali. Ma cosa sono le rogatorie? Sono uno strumento che consente ad un giudice di chiedere ad un collega straniero di compiere atti processuali che esulano dalla sua giurisdizione. Grazie a questa legge sono divenute inutili le imbarazzanti dichiarazioni sui movimenti nei conti correnti esteri fatte da Previti, Squillante e soci.

La legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio.
Mossa con la quale si è reso non più perseguibile dalla legge il falso in bilancio, che è da sempre stato uno dei protagonisti del disequilibrio economico del Paese. Oltre ad allontanare investitori esteri, allarmati da uno Stato che non punisce il falso in bilancio, c’è un altro lato molto interessante, molto più pratico: così facendo si sono rese del tutto vane le indagini in corso da anni, che vedevano tra i principali attori Silvio Berlusconi nell’affare “All Iberian”.

La legge Cirami sul legittimo sospetto.
Un terremoto nel panorama giuridico, utile sia a Berlusconi che al suo entourage. Il legittimo sospetto è essenzialmente il dubbio che l'organo di legge chiamato a giudicare non sia imparziale. Il giudice può essere ricusato se ha espresso il proprio orientamento sul processo pubblicamente oppure se ha rapporti con l’imputato.

Il lodo Schifani, la legge blocca processi per le cinque più alte cariche dello Stato.
Chi c'era in queste cinque cariche dello stato? Qualcuno era coinvolto in qualche processo?

Il condono fiscale.
Uno schiaffo morale per i cittadini che hanno sempre regolarmente pagato le loro tasse, uno strumento interessante nelle mani delle aziende di Berlusconi. Alle iniziali dichiarazioni del presidente del Consiglio, si espresse con certezza “Mediaset non si servirà del condono”, è seguita una adesione ed un risparmio di centinaia di milioni di euro.

La legge Gasparri e il decreto salva Rete 4.

La legge elettorale (definita non da me una "porcata"), legge che ha distrutto di fatto ogni rapporto elettore - eletto, ed è servita solo ai soliti noti a sistemare amici, parenti, cugini e quant'altro.

Prodi farà anche le sue figuracce come ho letto in questi giorni, però alcune cose bisogna valutarle con obiettività e senza fare il tifo da stadio. Questa non è una partita, c'è in gioco il bene di tutti noi.Piuttosto questa classe politica ha fatto ormai il suo tempo, questo è il vero problema.

29 agosto 2006

Le pericolose equazioni

Su una cosa siamo quasi tutti d'accordo, Isrele deve cessare le ostilità. Perchè siamo di fronte ad un massacro di civili e ad un numero sempre più crescente di profughi. Tra l'altro lo stato di Israele che non gode già di suo storicamente di grandi simpatie alimenterà con il suo comportamento tutto il risentimento e il fondamentalismo che finirà per tramutarsi inevitabilmente in voglia di vendetta.

Questa guerra non è la guerra di Israele contro il Libano, bensì la guerra di uno stato contro tutto il popolo arabo. Libano, Siria, Iran non potranno che rispondere in futuro ricorrendo a mezzi ormai ben conosciuti dal mondo occidentale come gli attentati kamikaze, la guerra santa, la resistenza con armi.L'obiettivo dichiarato di Israle è quello di disarmare Hezbollah riportando il Libanoa, a quanto sostengono alcuni israeliani nella condizione in cui era tanti anni fa.Non dimentichiamo che in passato Israele non è riuscita nel suo intento ed ha subito costantemente attacchi terroristici, dunque la sua reazione è sproporzionata, credo che non riuscirà a disarmare un fronte tanto organizzato e fortemente radicato nello stato e nella popolazione.
Che la reazione di Israele sia esagerata questo è fuor di dubbio, però stiamo attenti a costruire ad arte le facili equazioni che imperversano in questi giorni.L'UCOI (unione delle comunità ed organizzazioni islamiche) in Italia ha comprato una pagina intera di un giornale per mostrare il suo punto di vista ed è stato anche accusato alimentare con le sue tesi il fondamentalismo.Ieri le stragi del nazismo, oggi quelle di Israele. Fosse ardeatine = libano. Nazismo = israele.Nessuno discute per carità le ragioni che l'ucoi possa avere anche di fronte alla grandissima strage di civili che sta avvenendo, qualcuno però ci dovrebbe spiegare perchè quando Ahmadinejad dice che "la Shoah non è esistita", "Israele è un tumore" , quando Hezbollah dichiara che il suo obiettivo è "la distruzione dello stato di Israele", nessuno obietta o assume una ferma posizione di condanna.

Quando si poteva vivere la città d'estate

Storia di Anna

Quest'anno ho avuto la grande sfortuna di non poter partire per le vacanze. Però ho trovato finalmente lavoro, non potevo prendere le ferie subito all'inizio. La mia giornata inizia malinconicamente in un Agosto umido condito di tanta afa e tranquillità. Molti di voi diranno che nonostante tutto sono fortunata, ho appena ricevuto un incarico di prestigio al mio nuovo lavoro, molti di voi forse neanche ce l'avranno e invece per me ci sono ottime prospettive.Esco di casa alle 7:00, inizio a lavorare prestissimo. Dopo una velocissima colazione, trucco e parrucco scendo prendo l'auto e di corsa al lavoro.Che strana sensazione oggi, Milano vuota poca gente sfortunata come me costretta a lavorare. Chissà dove saranno i miei amici, alcuni saranno in viaggio nelle capitali europee immersi nella storia e nell'arte, altri saranno a prendere la tintarella in chissà quale paradiso.Beh se non altro c'è tanto parcheggio vicino all'ufficio, un posto un pò isolato. E' costeggiato da un ampio suolo pieno di erbacce, cavoli potrebbero dare una pulita. Vedo che qualche anima scende dai pulman e penso chissà come sono annoiati anche loro, siamo proprio sfortunati, niente vacanze quest'anno.Lascio la macchina e scendo, chiudo e faccio per girarmi per recarmi in ufficio. Sento due mani sulla mia bocca, qualcuno è alle mie spalle, ha delle mani grandi scure, il suo odore è fortissimo, cerca di tenermi ferma e immobile, mi intima di seguirlo che non mi succederà nulla. E' sicuramente un africano come ce ne sono molti qui. Cerca di trascinarmi con forza fra le erbacce.Mio Dio il cuore mi sale in gola e comincia a battere all'impazzata, perchè proprio a me lasciami andare ti prego. In un attimo di lucidità folle riesco a dargli un calcio e a fuggire verso l'ufficio, inizio a strillare come una pazza. Qualcuno dagli uffici vicino si affaccia alla finestra, l'uomo fugge via e non lascia tracce dietro di sè.

Varco la porta del palazzo dove c'è il mio ufficio, sono salva ce l'ho fatta. Il mio cuore non si vuole fermare.
Sono proprio fortunata. Ora ho paura.

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Ho pubblicato una parte di questa mail per far capire in che stato versano ormai le nostre povere città italiane. Lo stupro è un reato gravissimo eppure il modo in cui viene affrontato da certi personaggi è a tratti pericolosamente comico.
Passiamo infatti dalle televisioni e giornali che danno tanto spazio ai reati commessi degli extracomunitari forse perchè fa notizia meglio se commessi da magrebini o islamici a giudici che hanno stabilito tempo fa in cassazione che una donna non era più vergine e dunque a chi venisse in mente di stuprarla, sappia d'ora in poi che le sue abitudini sessuali costituiranno in fase di giudizio un'attenuante preziosa.
Non esistono violenze e crimini di serie A e altri meno importanti. Tante donne italiane subiscono per anni violenze dai loro mariti italiani, solo che a molti poco importa perchè non sono di colore o non musulmani.
Le barbarie e i depravati dilagano nel nostro amato bel paese. Ci sono donne che hanno paura a mettere un piede fuori di casa temendo di essere aggredite. Cosa dovremmo fare? Andare in giro armati o assumere una scorta per uscire?
Il governo deve operare assolutamente affinchè queste violenze cessino operando sia con leggi e pene aspre sia attraverso il controllo degli immigrati. Integrazione significa rispetto delle regole, cerchiamo di accogliere delle persone che oltre a lavorare non cerchino di imporre la loro cultura e le loro tradizioni.
La situazione precipita e occorrono interventi rapidi, vogliamo essere liberi di camminare per strada nelle nostre città senza paura e terrore.

18 luglio 2006

Io sto dalla parte della pace

E' guerra, è scontro aperto tra Israele e Libano. Ogni giorno nuovi raid che stanno mettendo in ginocchio la popolazione civile dei due paesi. Razzi su Beirut, razzi di Hezbollah su Israele. E' questa la situazione di tensione nei due paesi ormai, e l'occidente invoca la pace e alla riflessione. Come in tutte le contrapposizioni c'è chi si schiera, chi sostiene le ragioni di Israele per anni soggetto ad attacchi terroristici al confine, a rapimenti di soldati da parte di Hezbollah a barbarie compiute sui civili. Dall'altra parte c'è chi come il presidente francese Chirac definisce gli attacchi di Israele come aberranti, "questo popolo sfortunato sopporta le conseguenze di un comportamento violento e aberrante" dice infatti riferendosi agli attacchi prodotti contro i libanesi. Le conseguenze dei raid sono devastanti in Libano e colpiscono i civili. Tutta questa serie di attacchi porterà ad una vasta opera di ricostruzione e a pagarne le conseguenze saranno gli innocenti. Ma perchè le vittime civili non ci sono anche dall'altra parte ? I civili dello stato di Israele non sono forse tali ?

Stamattina ho seguito su LA7 un dibattito acceso sulla questione con l'ambasciatore dello Stato di Israele che ha rivendicato il diritto dello stato ebraico alla difesa e con una giornalista araba che non ha speso una sola parola per condannare gli attacchi libanesi approvati anzi sostenuti dal governo con la complicità di Siria e Iran che in questo momento non rappresentano certo la parte moderata del Medio Oriente. Un silenzio complice, ci vuole fermezza nel condannare l'odio e il terrorismo.

Io non mi schiero, o meglio sostengo le ragioni della pace. In guerra non c'è da schierarsi c'è solo da fare appelli affinchè non ci sia l'indifferenza di questi giorni da parte dell'Occidente, un silenzio complice e tagliente. Israele si è ritirata ormai da Gaza ma i palestinesi continuano ad attaccare i civili con attacchi terroristici, avanzano con i soldati verso i confini, dice l'ambasciatore di Israele in Italia in un intervista, e ora dobbiamo difenderci. Gli Hezbollah attaccano Israele dal Nord, appoggiati da Siria e Iran (che continua la sua opera di arricchimento di uranio e il rifornimento di armi).

Come sostiene l'ambasciatore il Libano forse ha sottovalutato la forza di Israele, che ora deve difendersi per la sua stessa sopravvivenza nell'indifferenza dell'Occidente Italia compresa che sta alla finestra ad aspettare ma non interviene concretamente, forse pochi interessi da difendere ? Stranamente i nomi dei missili ricordano vagamente qualcosa ...., una fabbricazione diciamo .....

Mentre noi aspettiamo gli Hezbollah lanciano missili su Haifa e gli israeliani rispondono al fuoco. Questo sì che è aberrante! Anche in Israele muoiono i civili. Ed è aberrante! Concorderà con me il presidente Chirac o forse no.

Io sto con la pace.

19 maggio 2006

La cortesia del Policlinico di Bari

Oggi parliamo di un argomento che sta a cuore a tutti, la sanità!
Quante volte vi è capitato nella vostra esperienza di dover prenotare un esame diagnostico, una tac, una ecografia, un esame rx, una risonanza magnetica ?
Immagino tante e tante volte. Purtroppo per noi sento la gente ripetere più o meno le stesse frasi del tipo : "Eh ma al nord funziona tutto bene", "tra la puglia e il nord c'è un abisso". Sarà vero ?
Per mia sfortuna mi sono trovato in questi giorni a fare i conti nuovamente con il Policlinico di Bari, grande polo di competenze ma ahimè a corto di personale (almeno questo riferiscono i dipendenti) e con una innata propensione a trattare male i pazienti ("ma è lo stress!, sono stressati"). Ah ora capisco! E' una pura questione di stress, ecco svelato l'arcano.
Ma negli altri ospedali del centro nord, non si lavora forse come in Puglia ?
Mi ritrovo dunque di fronte ad un dilemma. Devo prenotare un rx e mi ritrovo a Bari. Facendo tesoro delle mie esperienze precedenti, ripeto non in quanto a competenza ma a gentilezza, mi sono sorti atroci dubbi. Che faccio prenoto al Policlinico di Bari ? Ma si dai! Voglio riprovare le stesse avventure!
Scendo nei meandri dei reparti dell'ospedale barese e mi ritrovo in un corridoio lunghissimo senza cartelli, indicazioni, nulla di nulla così mi ritrovo costretto a chiedere all'ingresso. Un gentilissimo e cortese signore mi risponde o meglio farfuglia quattro parole abbastanza incazzato direi e mi dice di scendere da una scala.
Così dopo mille ostacoli trovo finalmente la sala in cui mi attende l'esame. Dopo pochissime ORE di attesa è finalmente il mio turno, mi iniziano a sistemare l'arto pronto per la radiografia in delle posizioni strane. Avendo fatto quell'esame tante volte allora suggerisco alla signora (medico) che forse sta sbagliando, allora la signora monta su tutte le furie e farfuglia di nuovo quelle quattro parole che già avevo avvertito in tempi andati. Poi subito dopo rilegge l'impegnativa, mi da ragione e continua con una pacca sulla spalla. Ok ci siamo! Finalmente!
Finisce l'esame ed aspetto in sala di attesa, mi viene detto che l'esame mi sarà consegnato in un'altra sala distante in un altro corridoio privo di segnaletica, dopo varie vicissitudini ci arrivo.
In mezzo a queste attese fioccano racconti di infermieri (poverini) che lamentano la mancanza di personale e sono costretti a fare turni spaventosi. Lasciano alle 22 la sera e la mattina dopo riprendono alla 6. Nel corridoio c'è gente che attende di fare la radioterapia e prova a chiedere il perchè di tante attese, un signore rischia addirittura l'udito poichè la persona che gli risponde farfuglia nuovamente quattro parole incomprensibili in dialetto barese ma il suo volume è molto vicino a quello di un impianto hi-fi di ultima generazione, un qualcosa del tipo "mo, uno alla volta si entra si capit, attenda! ".
Bene bene, mi sento confortato, trovo infatti lo stesso ambiente che ho trovato nelle precedenti occasioni. Ma qui accade qualcosa che non avrei mai immaginato. Mi chiamano dentro una stanza dove sono riuniti i radiologi a discutere della mia situazione.
Senta, mi chiede gentilmente una dottoressa, perchè sta facendo ques'esame ? Ha già il broncio e questo mi incute un pò di timore. Mi faccio coraggio e attacco il mio racconto con un:
"l'ortopedico ha detto .....". "Non me ne frega niente di quello che ha detto l'ortopedico, i qua nn ved nudd!, io valuto quello che vedo!". Ovvero la signora mi fa notare con molta grazia e gentilezza che basa la sua diagnosi su ciò che vede aggiungendo poi in modo assolutamente distinto e professionale un "gli ortopedici non capiscono un ca....".
A questo punto l'arte del farfugliare continua impertterita e così ordina ad un suo studente "meh scrivi frattura ben consolidata, io mi vado a prendere un caffè" ed esce sempre più imbronciata.
Bene ritiro il mio esame e vado via! Finalmente! Che bello nonostante la prenotazione ho solo aspettato tre ore circa! Sono una persona fortunata, in effetti il signore che doveva fare la radioterapia giù è stato abbandonato a sè stesso e lasciato in corsia in mezzo a tutti, quindi io posso dire veramente di essere fortunato.

Con questo non voglio dire che tutto l'ambiente è così. Al Policnico di sono grandi competenze, ma manca tutta l'infrastruttura di cortesia necessaria a tranquillizzare i pazienti e c'è scarsa organizzazione.
In fondo non è colpa nostra se i tempi di attesa sono biblici, se sbagliano a fare gli esami, se i medici (che penso siano pagati tanto) rispondono malissimo anche ad una semplice richiesta di informazioni. Noi però paghiamo, si è vero anche poco, per ricevere una prestazione.
Sono stressati che ci vuoi fare! Vuol dire che ogni volta che sono stato in un ospedale del centro nord ho trovato solo isole felici. Sono proprio fortunato!

Chiunque voglia raccontare la sua esperienza mi scriva pure.
Policlinico di Bari ? Uhm la prossima volta ci penserò. Un pò di gentilezza non guasta.

03 maggio 2006

Ricevo dal Consolato Generale di Serbia e Montenegro e volentieri pubblico

Il Ministero della Cultura della Repubblica di Montenegro presenterà a Bari venerdì 5 Maggio, ore 10.30, presso il Salone Dorato del Rettorato dell’Università degli Studi, il progetto dal titolo “New Montenegro, cosa ti hanno raccontato di noi?” (www.newmontenegro.eu - online il 5 Maggio).
Nato da un’idea del Console Generale di Serbia e Montenegro, Željko Stamatović, il progetto si propone di colmare un vuoto esistente nella gran parte dell’opinione pubblica italiana relativamente allo Stato Adriatico. Troppo spesso associato a immagini poco edificanti, il Montenegro è in realtà un paese dalle straordinarie risorse sociali e naturalistiche. Tra queste la peculiarità di essere il primo, ed al momento unico, Stato al mondo ad autoproclamarsi “ecologico”, principio sancito nella Costituzione, anche in ragione di una grande biodiversità esplicitata dalla presenza di quattro parchi nazionali dalle diverse caratteristiche floro-faunistiche.
È, inoltre, il paese dove l’ospitalità continua ad assumere connotati di piacevole obbligo morale, retaggio di un millenario e nobile passato ancor’oggi caratterizzante la specificità di un’intera nazione.
L’incontro vedrà la partecipazione del Dott. Željko Stamatović (Console Generale di Serbia e Montenegro), Dott. Vincenzo Colonna (Amministratore Unico di Arda Software S.r.l.), Prof. Gaetano Dammacco (Università degli Studi di Bari), Prof. Giovanni Dotoli (Università degli Studi di Bari), Prof. Mladen Klikovac (ONLUS “Fibia”), Dott. Pasquale Giordano (Direttore Marketing e Comunicazione di Arda Software S.r.l.).
Elemento di ulteriore interesse è dato dal fatto che il Ministero della Cultura Montenegrina ha deciso di affidare la realizzazione dell’importante progetto ad una web company italiana, Arda Software (di Bari, http://www.ardasoftware.com), che a dispetto di una giovane carriera professionale vanta già numerosi lavori di livello internazionale.

Per maggiori informazioni rivolgersi a:
Pasquale Giordano
pasquale.giordano@ardasoftware.it
Tel. 080 502 70 36

Consolato Generale di Serbia e Montenegro
Tel. 080 521 63 27

02 maggio 2006

Tre, il numero perfetto

Ad analizzare il nome sembrerebbe proprio che i fondatori di 3, la compagnia italiana di telefonia e servizi mobili, si siano ispirati al numero perfetto.
Ci sarebbe quindi da aspettarsi massima professionalità dei call center, servizi di assistenza di alto livello, servizi di telefonia mobile di ultima generazione.
In effetti la compagnia italiana (H3G), stando a quanto dichiarato, sta muovendo enormi passi nel mercato della telefonia mobile con i suoi videofonini e nel mondo della tv digitale del futuro attraverso l'acquisizione di frequenze sul digitale terrestre. L'obiettivo è quella di diventare la prima compagnia europea a portare la tv sui nostri amati cellullari.
L'altra sera ho visto l'ottimo programma di RAI3 Report, una trasmissione condotta con grande professionalità e serietà in cui venivano evidenziati molti punti oscuri sulla vicenda:
- innanzitutto il dato dei milioni di clienti (dato non verificabile), mi chiedo se già questa non sia pubblicità ingannevole
- gli intervistati dichiarano che i call center non sono gratuiti ma in realtà verrebbero spesi ben 0,33 cent a minuto mentre i principali operatori concorrenti offrono assistenza gratuita
- la giornalista metteva in evidenza come l'azienda abbia accumulato solo debiti per ora non producendo utili, inoltre pare che le azioni della società siano in pegno di grosse banche italiane ed internazionali
- altro punto da chiarire è come mai la quotazione in borsa della società sia stata rimandata

Guardandomi attorno, direi che non vedo una grossa diffusione dei videofonini forse perchè l'italiano medio tiene ancora alla sua privacy. A volte infatti mentire con un sms è più semplice che essere visti. Ad ogni modo pare che Tre abbia milioni di clienti.
Alla luce delle ultime vicende successe nel nostro paese sarebbe una buona cosa chiarire all'opinione pubblica il ruolo che le banche rivestono in queste grosse operazioni di mercato, viste le ultime vicende non proprio felici accadute in Italia come Parmalat, Cirio, i furbetti e compagnia bella.

Non so comunque se la TV sul telefonino avrà successo, io personalmente trovo gli schermi un pò troppo piccoli, comunque i servizi UMTS li ho provati personalmente e sono ottimi. Vedremo cosa ci offirà Tre per i mondiali.

Al prossimo post.

24 aprile 2006

Bari, la fine dell'ecomostro di Punta Perotti

Bari, l'ecomostro di Punta Perotti è stato definitivamente abbattuto. Oggi 24 Aprile cala il sipario su uno dei più grandi sprechi dell'Italia moderna. In tarda mattinata è stata finalmente restituita alla cittadinanza barese e pugliese la spendida vista sul mare adriatico senza intralci, è stato finalmente restituito ai cittadini quell'orizzonte occluso dagli infausti palazzi confiscati dalla magistratura.

350 chili di esplosivo sono stati collocati all'interno del mostro in varie posizioni, alle 10,30 circa, dopo aver avvisato migliaia di cittadini presenti sul lungomare barese e la folla di giornalisti e operatori televisivi accorsi, l'edificio si è piegato su se stesso ponendo fine a estenuanti anni di battaglie civili contro lo sperpero di soldi pubblici.
Le macerie si sono riversate su quelle rimaste il 2 aprile scorso. Alcune parti del mostriciattolo hanno però resistito dando alle macerie un aspetto ancora più drammatico, alla fine molti dei cittadini baresi hanno accompagnato con un applauso l'abbattimento dell'edificio.

Speriamo che con il crollo di Punta Perotti ci sia in futuro un controllo maggiore sulle risorse che vengono spese dal governo, dalle regioni, dalle province e dalle amministrazioni comunali.
Se penso che con le lettere inviate agli italiani per informare delle innovazioni tecnologiche si potevano dotare le scuole italiane di attrezzature mi viene la pelle d'oca.

L'ecomostro è crollato, speriamo che con esso siano terminati gli anni di gestione scellerata delle risorse pubbliche. Abbiamo bisogno di crescere e per crescere bisogna investire, nelle risorse e sopratutto nelle persone.

19 aprile 2006

L'Italia nelle mani di Prodi

La Cassazione ha confermato la vittoria del centrosinistra alle recenti elezioni politiche 2006 per appena 24.755 voti, decretando così la fine delle richieste ai ricorsi da parte della coalizione della casa delle libertà. Vittoria dunque accertata sempre che di vittoria si possa parlare.
In realtà ci troviamo non solo in un paese spaccato in due ma in un paese in cui il povero italiano non sa da che parte schierarsi passando per la disperazione da uno schieramento all'altro. I nostri destini passano quindi dall'abile comunicatore Berlusconi, da Bossi e Calderoli nelle mani del professor Prodi, Bertinotti e democratici di sinistra, tutta gente impegnata per il bene dell'italia.
La verità è che siamo davvero un paese allo sbando, con l'elettorato pronto immediatamente a cambiare idee politiche da un giorno all'altro nella speranza che qualcosa cambi. La legge elettorale, definita dal suo stesso autore "una porcata", ha contribuito solamente a tagliare in modo netto il rapporto che si era creato tra elettore ed eletto e a sistemare amici, parenti, fedelissimi.
Per capire quale è la nostra situazione vera non è necessario che un bravo giornalista del Financial Times ci faccia notare che il nostro potere di acquisto è nulla o che la nostra competitività internazionale si è azzerata, basta andare tra la gente, andare a fare la spesa al mercato, recarsi presso gli uffici postali, accompagnare un anziano a prendere la pensione.
Gli italiani non lo sanno neanche cosa significa Cuneo Fiscale, abbiamo diritto a misure concrete destinate ad intervenire su quei piccoli elementi di vita quotidiana che determinano il nostro vivere.
Abbiamo bisogno di un rinnovamento in questa classe politica divisa in destra e sinistra ma molto più vicina nelle idee di quanto possa sembrare.
Per capire cosa serve al nostro paese, basta semplicemente andare nelle piazze, basta vivere.

18 aprile 2006

Financial Times: Italia fuori dall'euro in 10 anni

Così titola il Financial Times azzardando una previsione del tutto verosimile: Italia fuori dall'unione europea entro 10 anni.
Wolfgang Munchau, autorevole editorialista del quotidiano sottolinea come la situazione nel nostro paese sia estremamente critica alla luce delle recenti elezioni politiche: "La risicata vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi costituisce il peggior esito immaginabile in termini di possibilità dell'Italia di rimanere in zona euro oltre il 2015.
Premesso che la situazione economica di un paese non si può giudicare da pochi anni di governo va fatto notare che molti interpretano questa previsione come un attacco al lavoro fatto dal governo Berlusconi, altri invece lo ritengono un'osservazione carica di sfiducia verso il futuro governo Prodi. In tutto questo qualcosa di positivo evidentemente c'è, ci vengono attribuiti altri 10 anni di vita. Dare 10 anni di vita ad un malato terminale come l'Italia non è comunque così negativo.
Munchau, sostiene che, a differenza di altri paesi forti come Germania e Francia, la situazione nostra è completamente differentente in quanto "L'Italia non sarebbe pronta ad una vita nell'Unione monetaria", nonostante i dati sull'occupazione rivelino come la nostra situazione sia migliore dei nostri vicini.
Più che un attacco a questo o a quell'altro governo l'analisi del giornale è esattamente un estratto della nostra situazione economica. Se negli altri paesi infatti gli stipendi reagiscono all'aumento del costo del lavoro, in Italia, a fronte di un aumento del 20% del costo del lavoro, non si ha una crescita dei salari che aumentano solo del 3%.

E' evidente quindi come non sia possibile prevedere una Grosse Koalition alla tedesca in quanto si unirebbero due forze, una riformista, l'altra che ha sfasciato l'economia italiana. Pensare ad una uscita dalla zona Euro nel 2015 o prima e ad un ritorno alla lira sarebbe un danno per noi. Cosa sarebbe del debito pubblico, oggi espresso in Euro ?
Sarebbe un disastro finanziario enorme per il nostro paese. Occorre intervenire e alla svelta sul mercato del lavoro introducendo norme in grado di ridare vigore alla nostra competitività anche per attrarre gli investitori esteri.

16 marzo 2006

La Giovine Italia

Questo blog nasce per consentire a me e chiunque voglia scrivermi di esprimere opinioni, commenti liberi, segnalazioni su tutto ciò che ruota attorno alla nostra amata terra. Nel 1831 Mazzini con la sua "Giovine Italia" cercò attraverso la costituzione delal sua associazione di creare un movimento che aveva come scopo l'unita' e l'indipendenza degli Italiani, in una repubblica fondata sulla sovranita' del popolo.

La grande idea sottostante era la profonda comprensione che uno stato repubblicano avrebbe garantito il raggiungimento degli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità. In una società infestata di equazioni pericolose come musulmani = terrorismo assolutamente infondate, in cui personaggi strani si permettono di dare della "ragazza abbronzata" ad una affascinante e colta giornalista, in cui si grida 10, 100, Nassyria invito tutti alla riflessione e alla moderazione.
Stiamo evolvendo forse verso una società "malata" in cui non c'è più il rispetto per l'altro a partire dal nostro vicino di casa, non c'è più tolleranza, rispetto dei popoli e delle integrazioni sociali e culturali nonchè religiose.

Questo blog non vuole essere un modo per fare politica nel senso di schierarsi da una parte all'altra ma vuole essere un semplice spunto di riflessione in cui far convergere pareri e opinioni anche contrastanti ed eterogenee ma sempre nel rispetto degli altri. La libertà di espressione e di parola forse si affievolisce sempre più nel nostro paese, forse hanno ragione quelli che in Italia dicono che internet è l'unico mezzo di informazione veramente libero.

Al prossimo post ...