31 ottobre 2008

Tagli alla scuola


Dal sito ilmanifesto.it riprendo la bellissima vignetta di Vauro che raffigura l'attuale situazione della scuola italiana.

E' giusto tagliare indiscriminatamente i fondi alla ricerca italiana e alle università.
Non si potrebbe analizzare correttamente la situazione dei nostri centri di eccellenza per indirizzare i soldi verso le cose davvero utili.

Ieri sono rimasto scandalizzato quando ho visto durante la puntata di annozero il servizio su una ricercatrice italiana che ha preso ben 4 milioni di dollari per una ricerca sui semiconduttori.

Tra un bel pò magari ci troveremo nuovi componenti in grado di tagliare i consumi energetici provenienti dagli USA e fatti da un'italiana! Non capisco perchè permettiamo che la nostra cultura finisca nelle mani degli altri senza fare nulla.
Buttare al vento la ricerca è buttare al vento il proprio futuro!

29 ottobre 2008

L'Università che vorremmo

Nella settimana delle grandi manifestazioni e proteste in tutti gli atenei italiani proprio oggi viene approvato il tanto discusso decreto Gelmini o Tremonti. Si perchè di Gelmini questo decreto ha davvero ben poco, la verità è che si tratta di un decreto anzi ormai di una legge che ha l'unico obiettivo di effettuare una sforbiciata alla spesa pubblica. Pare infatti che i nostri alunni costino allo stato più della media europea, dunque ecco individuata una possibile voce da tagliare .
Tremonti ordina, Gelmini esegue poichè sono veramente pochi gli uomini di comando del governo e molti ministri sembrano più dei rappresentanti.
Una cosa non mi è chiara però, cosa ci azzeccano tutte le proteste negli atenei se la riforma per ora non tocca, se non marginalmente, le Università italiane ?
Ben venga la legge Gelmini anche perchè di fatto lascerà invariata la scuola italiana, quello che occorre invece è una riforma seria della università.
In particolare :
  • via alcuni corsi di laurea truffa che hanno poche decine di iscritti in tutta Italia
  • occorre intervenire nel settore della ricerca, infatti, capita che i potenziali ricercatori abbandonino il percorso accademico in quanto non vogliono lavorare per 1000 euro al mese
  • basta con questi professori che hanno decine di cattedre (più ne hanno più guadagnano) e mandano poi i propri sottoposti a fare lezione
Un anno mi sono ritrovato a frequentare un corso della facoltà di Medicina dove :
  • il professore aveva 6 corsi ma non è mai venuto
  • le lezioni erano tenute da un dottorando o da ricercatori precari
  • il professore esercitava la sua professione sia nel policlinico che nello studio privato
Basta con l'egemonia di questi professori senatori intoccabili, occorre partire dalle riforme dei contenuti e investire sulla cultura all'insegnamento.

27 ottobre 2008

Io sto con Obama

Dopo aver dichiarato qualche tempo fa che l'Italia sarebbe uscita dalla zona Euro entro il 2010 il Financial Times ha dichiarato in questi giorni che sosterrà la candidatura di Barack Obama nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
Io sto con Obama, per tanti motivi.
E' un presidente vicino alle problematiche delle famiglie più deboli che sono state mandate sul lastrico con la crisi dei mutui permessa dalla scellerata amministrazione Bush. E' un uomo che sta gestendo bene la campagna elettorale e che sembra avere le idee molto chiare, è molto disponibile al dialogo e sopratutto sembra una persona molto competente.
Ed è giovane, finalmente!
Poichè spero e credo che il Financial Times non azzeccherà la previsione sull'Italia, spero che almeno questa volta porti fortuna al candidato democratico.
Intanto da noi i democratici vanno in piazza con poche centinaia di migliaia di persone a protestare contro il nulla mentre la battaglia dovrebbe essere combattuta sui contenuti. Cosa ci importa se le persone erano 200 mila 0 2 milioni ? Avrebbero avuto sempre una risposta deludente dal leader Veltroni ...

25 ottobre 2008

Casino legali

Prevista per oggi, 25 Ottobre 2008, la pluriannunciata manifestazione del Partito Democratico contro i provvedimenti presi dal governo in materia di economia, salari e scuola.
Alla manifestazione non partecipa l'Italia dei Valori dell'ex ministro Di Pietro che di fatto ha ufficialmente preso le distanze da Veltroni poichè convinto che la sua opposizione sia debole. Ieri intanto uno dei massimi esponenti dell'UDC Rocco Buttiglione ha fatto sapere, intervistato durante il programma mattutino Omnibus su LA7, che il suo partito non parteciperà poichè una opposizione sana e concreta va fatta in Parlamento, l'Italia rimane una democrazia parlamentare.
Fra le varie cose Buttiglione, a sostegno della sua tesi, ha lasciato intendere che in parlamento sta per passare una legge che in qualche modo legalizzerebbe il gioco d'azzardo. Dopo il poker, ormai diventato legale in Italia, pare che anche altri giochi da tavolo o comunque da casinò potrebbero diventare legali.
E forse il sintomo che l'Italia diventa più povera? Gli italiani infatti, come dimostrato dalle recenti giocate al superenalotto milionario, preferiscono affidarsi alla fortuna arrivando ad investire fino a 700 Euro circa all'anno piuttosto che affidarsi al risparmio.
Rendere il gioco d'azzardo legale di fatto è come mettere una tassa sulla povertà. Povera Italia.

24 ottobre 2008

L'eccellenza della scuola elementare

In questi giorni non si fa che dibattere della protesta delle scuole superiori e delle Università italiane contro il decreto proposto dal ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini.
Vi riporto un dibattito interessante sulle occupazioni dal blog A scuola di Bugie.

In molte trasmissioni televisive non si fa altro che dire che la scuola elementare italiana è una scuola di eccellenza e che il decreto dovrebbe intervenire sulla scuola invece superiore o sull'Università. Concordo con quanti affermano che ormai la nostra università non è di buon livello (alcuni dicono ridicola), ci sono infatti decine di corsi di laurea che hanno meno di 10 iscritti.
Il problema è che in tutta Italia regna una protesta delle Università che di fatto ancora non sono state toccate. Quindi sulla base di cosa si protesta ? Dove sono le norme che si contestano ?
Al limite dovremmo discutere sui tagli al personale docenti e sull'introduzione del maestro unico.

Ma siamo davvero sicuri che la nostra scuola elementare è di eccellenza ? I fenomeni di bullismo che si sono verificati non sono avvenuti certo nelle scuole elementari ma nelle superiori .
Dunque io credo sia arrivato il momento di intervenire sull'educazione al rispetto e sulla cultura (intesa non come nozionismo puro). Cultura all'educazione, cultura al rispetto, cultura allo studio.
E questo non può che essere fatto intervenendo dal basso.

23 ottobre 2008

Haider, nominato il successore

La tragedia che ha sconvolto l'Austria con la morte del politico Joerg Haider sembra non avere un epilogo felice, almeno a detta di qualche giornale. Si è iniziato prima con le voci sulla famiglia del giovane che sarebbe pesantemente legata al nazismo, pare infatti che il padre fosse un funzionario hitleriano, per poi finire con le voci di omosessualità che lo legano al suo portavoce Stefan Petzner che ha dichiarato di aver avuto una relazione molto intima con il giovane austriaco.
Il partito da parte sua ha pensato bene di sostituirlo con Josef Buchner.
Ora non capisco cosa sia più scandaloso, se fare outing oppure sostituire una persona semplicemente perchè dichiaratamente omosessuale o bisessuale o quello che sia.

In fondo, se è vero che negli ambienti giornalistici e politici i gusti sessuali di Haider erano ampiamente conosciuti, non capisco come mai allora anche lui non sia stato sostituito.
Forse la cosa che può lasciare più perplessi è che ci siano ancora persone colluse con il nazismo ai posti di comando ... la storia forse non ci ha insegnato nulla ...

22 ottobre 2008

Appello per Roberto Saviano da Repubblica.it

L'appello di Repubblica per Roberto Saviano ha riscosso un notevole successo. Devo dire che anche molte community, su tutte Facebook si sono mobilitate con grandi iniziative popolari che poi hanno dato luogo a manifestazioni nelle piazze. Centinaia di migliaia le firme raccolte per il grande Roberto, ecco il testo della lettera inviata a Repubblica


Fonte : Repubblica.it


GRAZIE
per tutto quanto state facendo. È difficile dimostrare quanto sia importante per me quello che è successo in questi giorni. Quanto mi abbia colpito e rincuorato, commosso e sbalordito sino a lasciarmi quasi senza parole. Non avrei mai immaginato che potesse accadere niente di simile, mai mi sarei sognato una tale reazione a catena di affetto e solidarietà.
Grazie al Presidente della Repubblica, che, come già in passato, mi ha espresso una vicinanza in cui non ho sentito solo l'appoggio della più alta carica di questo paese, ma la sincera partecipazione di un uomo che viene dalla mia terra.

Grazie al presidente del Consiglio e a quei ministri che hanno voluto dimostrarmi la loro solidarietà sottolineando che la mia lotta non dev'essere vista disgiunta dall'operato delle forze che rappresentano lo Stato e anche dall'impegno di tutti coloro che hanno il coraggio di non piegarsi al predominio della criminalità organizzata. Grazie allo sforzo intensificato nel territorio del clan dei Casalesi, con la speranza che si vada avanti sino a quando i due latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine - i boss-manager che investono a Roma come a Parma e Milano - possano essere finalmente arrestati.

Grazie all'opposizione e ai ministri ombra che hanno appoggiato il mio impegno e quanto il governo ha fatto per la mia sicurezza. Scorgendo nella mia lotta una lotta al di là di ogni parte.

Le letture delle mie parole che sono state fatte in questi giorni nelle piazze mi hanno fatto un piacere immenso. Come avrei voluto essere lì, in ogni piazza, ad ascoltare. A vedere ogni viso. A ringraziare ogni persona, a dirgli quanto era importante per me il suo gesto.

Perché ora quelle parole non sono più le mie parole. Hanno smesso di avere un autore, sono divenute la voce di tutti. Un grande, infinito coro che risuona da ogni parte d'Italia. Un libro che ha smesso di essere fatto di carta e di simboli stampati nero su bianco ed è divenuto voce e carne. Grazie a chi ha sentito che il mio dolore era il suo dolore e ha provato a immaginare i morsi della solitudine.

Grazie a tutti coloro che hanno ricordato le persone che vivono nella mia stessa condizione rendendole così un po' meno sole, un po' meno invisibili e dimenticate.
Grazie a tutti coloro che mi hanno difeso dalle accuse di aver offeso e diffamato la mia terra e a tutti coloro che mi hanno offerto una casa non facendomi sentire come uno che si è messo nei guai da solo e ora è giusto che si arrangi.

Grazie a chi mi ha difeso dall'accusa di essere un fenomeno mediatico, mostrando che i media possono essere utilizzati come strumento per mutare la consapevolezza delle persone e non solo per intrattenere telespettatori.

Grazie alle trasmissioni televisive che hanno dato spazio alla mia vicenda, che hanno fatto luce su quel che accade, grazie ai telegiornali che hanno seguito momento per momento mutando spesso la scaletta solita dando attenzione a storie prima ignorate.

Grazie alle radio che hanno aperto i loro microfoni a dibattiti e commenti, grazie specialmente a Fahrenheit (Radio 3) che ha organizzato una maratona di letture di Gomorra in cui si sono alternati personaggi della cultura, dell'informazione, dello spettacolo e della società civile. Voci che si suturano ad altre voci.

Grazie a chi, in questi giorni, dai quotidiani, alle agenzie stampa, alle testate online, ai blog, ha diffuso notizie e dato spazio a riflessioni e approfondimenti.
Da questo Sud spesso dimenticato si può vedere meglio che altrove quanto i media possano avere talora un ruolo davvero determinante. Grazie per aver permesso, nonostante il solito cinismo degli scettici, che si formasse una nuova sensibilità verso tematiche per troppo tempo relegate ai margini. Perché raccontare significa resistere e resistere significa preparare le condizioni per un cambiamento.

Grazie ai social network Facebook e Myspace, da cui ho ricevuto migliaia di messaggi e gesti di vicinanza, che hanno creato una comunity dove la virtualità era il preludio più immediato per le iniziative poi organizzate in piazza da persone in carne e ossa.

Grazie ai professori delle scuole che hanno parlato con i ragazzi, grazie a tutti coloro che hanno fatto leggere e commentare brani del mio libro in classe. Grazie alle scuole che hanno sentito queste storie le loro storie.
Grazie a tutte le città che mi hanno offerto la cittadinanza onoraria, a queste chiedo di avere altrettanta attenzione a chi concedono gli appalti e a non considerare estranei i loro imprenditori e i loro affari dagli intrecci della criminalità organizzata.

E grazie al mio quotidiano e ai premi Nobel e ai colleghi scrittori di tante nazionalità che hanno scritto e firmato un appello in mio appoggio, scorgendo nella vicenda che mi ha riguardato qualcosa che travalica le problematiche di questo paese e facendomi sentire a pieno titolo un cittadino del mondo.

Eppure Cesare Pavese scrive che "un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".

Io spesso in questi anni ho pensato che la cosa più dura era che nessuno fosse lì ad aspettarmi. Ora so, grazie alle firme di migliaia di cittadini, che non è più così, che qualcosa di mio è diventato qualcosa di nostro. E che paese non è più - dopo questa esperienza - un'entità geografica, ma che il mio paese è quell'insieme di donne e uomini che hanno deciso di resistere, di mutare e di partecipare, ciascuno facendo bene le cose che sa fare. Grazie.

20 ottobre 2008

Vincere alla roulette

Il governo porta avanti la sua azione negli ultimi tempi ormai sempre sfruttando i decreti legge. La giustificazione dell'uso spropositato di questo mezzo per fare leggi è data dal fatto che bisogna fare in fretta perchè il paese ha bisogno di cambiamenti in tempi brevi.
Qualcuno invita alla moderazione (Napolitano ndr) e a fare le leggi nel parlamento italiano, l'Italia in fondo è una democrazia "parlamentare".
Personalmente ritengo il decreto un ottimo strumento per applicare subito nuove norme, ma che può nascondere tuttavia delle magagne. L'ultima è quella del famoso emendamento salva manager che era stato inserito sottobanco nel decreto per il salvataggio della fallimentare Alitalia, tanto da indurre il ministro Tremonti a minacciare addirittura le dimissioni.
Attenzione quindi, non so chi vigilerà per noi. Capirci qualcosa in questa giungla è ormai come vincere alla roulette.

15 ottobre 2008

Gelmini : l'università è sul piede di guerra

L'Università italiana è sul piede di guerra contro i tagli decisi alla scuola dal ministro dell'istruzione Gelmini.
Prime avvisaglie di sciopero questa mattina a Bari dove si sono pianificati incontri per decidere come attuare la protesta contro la mancata assunzione di migliaia di ricercatori precari che vedranno ancora una volta sacrificate le proprie professionalità.
Come mai ogni anno si parla di investire nella ricerca e poi puntualmente ci ritroviamo con i tagli ?
Non sarebbe meglio forse riorganizzare e riqualificare le forze lavoro dell'università di cui già disponiamo. Eppure ho letto qualche settimana fa su Panorama che il ministro dell'istruzione è fra i più apprezzati del governo in assoluto.
Mah! Poi non ci lamentiamo se i nostri figli e più in generale le menti brillanti sono costrette ad andare all'estero per non finire nel precariato che incombe ...

10 ottobre 2008

Scioperi : tutti in piazza il 30 Ottobre

Se confermato sarà uno dei più grandi scioperi generali di quest'anno contro il governo, in particolare contro i tagli decisi alla scuola dal ministro Gelmini. Protesta degli statali contro i provvedimenti portati dal governo in materia di Istruzione pubblica che dovrebbero portare ad un risparmio di circa 8 Miliardi di Euro nei prossimi anni.
Intanto già oggi ci sono state le prime avvisaglie di scioperi in molte scuole, prove generali della grande manifestazione in piazza che si svolgerà il 30 Ottobre a meno di clamorose sorprese.
"La nuova riforma non ci piace", dichiarano gli insegnanti compatti visto che tra le altre cose si va verso una riduzione di almeno 80 mila cattedre. Tutti compatti anche contro il maestro unico, una riforma mirata a ridurre la spesa più che a migliorare l'istruzione dei nostri figli.

09 ottobre 2008

Prestiti garantiti

E alla fine arrivò il decreto salva banche o anti crisi varato dal governo. Ovvero il governo pensa, tramite il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ad alzare il tetto per la copertura dei depositi bancari (i nostri risparmi di una vita) fino a 100 mila euro.
Lo Stato si riserverà anche la possibilità di rastrellare sul mercato quelle azioni "rischiose" intervenendo direttamente nel capitale delle banche.
Intanto sia Berlusconi che Tremonti sostengono che le nostre banche hanno la solidità finanziaria necessaria a contrastare la crisi. Io credo che se delle affermazioni di questo tipo si possano fare su alcune banche italiane, un pò più attento starei su altri tipi di banche che hanno molte azioni all'estero.
Vedremo nei prossimi mesi che succederà, altro che Bretton Woods ....

08 ottobre 2008

Bretton Woods

Durante l'intervento ieri sera a Ballarò, Walter Veltroni ha espresso la sua preoccupazione per la situazione economica mondiale esprimendo quelle che sono le sue opinioni personali.
Il leader del partito democratico sostiene infatti che c'è stata per anni una deregulation del mercato che ha portato alla concessione di mutui "allegri" anche senza le necessarie garanzie. In sostanza si è pensato di eliminare tutte quelle regole "burocratiche" che non consentivano al mercato di essere flessibile pensando erroneamente che ad un certo punto questo si autoregolamentasse.
Alcune ricette proposte sono :
  • regole più certe (eliminazione di quella che lui chiama deregulation)
  • una nuova Bretton Woods
Ha parlato di una nuova Bretton Woods ma non ha spiegato cos'è. Cerchiamo di dare qualche informazione in più. In sostanza alla fine della seconda guerra mondiale nel '44 si tenne la Bretton Woods Conference, una grande conferenza che stabiliì le regole per le relazioni commerciali e monetarie in cui operare.
Le caratteristiche principali dell'accordo sottoscritto (Bretton Woods Agreement) consentivano anzi obbligavano ogni paese a stabilizzare il tasso di cambio della moneta ad un valore fisso rispetto al dollaro (utilizzato come moneta principale). Tale tasso veniva fissato anche per stabilire i rapporti tra oro e dollaro. Le nazioni partecipanti non potevano così svalutare la propria valuta oltre il 10% per migliorare la propria posizione finanziaria e commerciale ma dovevano manternersi entro un certo margine.

Come sempre però Veltroni arriva in ritardo anche perchè nella riunione di pochi giorni fa fra i 4 più influenti paesi Europei (strano che ci sia ancora l'Italia fra questi), il presidente Sarkozy ha parlato di "rifondazione del sistema finanziario internazionale", citando il celebre accordo. Tra l'altro lui non era nemmeno presente.

Questo implica che siamo alle soglie di una rifondazione del capitalismo ? O è solo un meccanismo per arginare la crisi che incombe.
Gli Stati Uniti stanno già attivandosi in questo senso attraverso aiuti a banche, pare che immetteranno nel sistema 600 miliardi di dollari.

Il problema è che qui in Italia questo non si può fare a causa del forte debito pubblico che abbiamo, gli altri paesi Europei magari sono messi meglio di noi.
Staremo a vedere.

Prestiti

Altro crollo in tutto il mondo delle borse mondiali. La crisi sta investendo tutto il mondo e anche i paesi emergenti come Cina e India e le economie forti tipo Stati Uniti e Giappone stanno vacillando.
Forse c'è stato negli ultimi anni un ricorso smodato al credito e la convinzione che i soldi possano essere generati dai soldi e non dal lavoro vero.
Il mercato è stato inquinato per anni da speculatori che hanno creduto di poter fare soldi in sostanza con la finanza, piuttosto che con l'economia.
E l'economia si sa è sostenuta dal vero motore della nostra società, che sono i lavoratori. Molte banche adesso sono in crisi di liquidità e non solo, alcune italiane come Unicredit (è notizia di oggi un nuovo crollo in Borsa) sono maggiormente esposte in quanto più europee.
Staremo a vedere che fine faranno i soldi dei piccoli risparmiatori che magari hanno fatto ricorso a prestiti e sono indebitati.