17 dicembre 2008

Napoli arrestati due assessori del Partito Democratico

Era nell'aria la voce di un coinvolgimento di nomi eccellenti in inchieste riguardanti il comune di Napoli e la conferma è arrivata poco fa : arrestati due assessori del comune di Napoli.
I magistrati riferiscono di "Saccheggio sistematico delle risorse pubbliche". E' in carcere l'imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto nell'indagine sulla delibera "Global service", approvata dal Comune che doveva garantire al noto uomo d'affari (avete visto che albergo extra lusso ha inaugurato a Napoli? sul sito di Repubblica tutte le foto) appalti per oltre 400 milioni di Euro nel rifacimento di strade e quant'altro.
Nella vicenda spuntano anche altri nomie l'ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino e il deputato Bocchino (Pdl) che dice in una intercettazione "Quindi poi ormai...siamo una cosa...quindi...consolidata, un sodalizio, una cosa solida...una fusione di due gruppi".
Insomma lo scempio e lo sperpero di risorse pubbliche era sotto gli occhi di tutti. A quanto pare sono anche coivolti un colonnello della guardia di finanza che cercava di depistare le indagini, una talpa insomma.

Non dimentichiamoci che il Partito Democratico e Veltroni hanno perso clamorosamente le elezioni anche per il disastro combinato in Campania. Dovevano assolutamente prendere una posizione forte e mandare un segnale. La Iervolino e Bassolino dovevano essere sostituiti ed espulsi dal partito, il loro lavoro è stato disastroso.
Il rinnovamento deve essere trasversale e il Partito Democratico non ha saputo farlo ecco perchè ha perso e ancora perderà se non cambia strategie.

La non novità è costituita dal fatto che questa vicenda riguarda indistintamente destra e sinistra, il rubare non si schiera politicamente ...

11 dicembre 2008

Il cellulare mezzo di sussistenza

Una sentenza della Cassazione di oggi ha dichiarato che il telefonino deve essere considerato a tutti gli effetti un mezzo di sussistenza necessario. In pratica l'assegno familiare che un padre di famiglia deve riconoscere alla moglie come assistenza nella crescita dei figli, deve essere sufficiente a coprire anche le spese per i telefonini.
Ma come abbiamo fatto noi a crescere senza cellulari ? Eppure non mi sembra che siamo cresciuti male, anzi forse proprio oggi con tutti questi vizi i ragazzi non apprezzano più nulla.
A niente vale l'appello di un padre magari in difficoltà finanziarie, i tribunali invece di venire incontro alle esigenze rincarano la dose aggiungendo anche queste assurdità.

10 dicembre 2008

Come andare in carcere ?

Apprendo oggi che l'immobiliarista Ricucci noto per la scalata fallimentare a RCS ed ex marito della shogirl Anna Falchi ha patteggiato la pena a 3 anni. La vicenda, tanto per ricordarci, riguardava sia irregolarità nella scalata al gruppo editoriale RCS con la gestione collegata all'acquisto di alcuni immobili.
I tre anni però non se li farà perchè c'è l'indulto ovvio no ? Ma allora mi chiedo : cosa di deve fare in Italia per farsi qualche anno di carcere?

28 novembre 2008

Inflazione di novembre al 2,7%

E così anche l'inflazione scese. Qualcosa noi consumatori l'avevamo notata a dir la verità, ad esempio ieri ho fatto il pieno di gasolio per l'auto e ho trovato un prezzo di 1.188 Euro / Lt, considerando che tempo fa con 20 Euro non arrivavo a 13 litri qualcosa è cambiato. Questo calo potrebber voler dire "calo dei consumi", una cosa non proprio positiva per noi.
Ma come si calcola realmente l'inflazione ? L'inflazione in genere viene calcolata dall'Istat, il nostro istituto che rileva le statistiche su un insieme o paniere di oltre 1000 beni e servizi. Ogni pacchetto di servizi o beni ha un proprio peso specifico nel calcolo degli indici. Questi pacchetti di solito comprendono i generi alimentari e le bevande, i tabacchi, prodotti per abbigliamento e calzature, spese per casa, consumi di acqua,luce,gas, mobili, sanitari e salute, e spese per spettacoli, cultura, ristorazione. Oltre ai servizi finanziari come prestiti e mutui.
Ma siamo sicuri che i prezzi dei ristoranti o le spese per acquistare biglietti per cinem e teatro debbano ricadere in questo calcolo ? Io non credo che un padre che deve mantenere una famiglia con bimbi si possa permettere di andare a cinema o teatro ...

24 novembre 2008

Contro la crisi paghiamo le tasse in anticipo

Il periodo è nero per tutti, intendo periodo finanziario. La crisi non è più alle porte ma ci siamo dentro fino in fondo. Il premier Silvio Berlusconi insieme al ministro dell'Economia Tremonti ha quantificato in 80 miliardi di Euro la cifra messa a disposizione dal governo per contrastare la crisi.
Intanto alcune misure che erano state promesse non sono state mantenute, come ad esempio i pagamenti dell'IVA a fattura pagata. Oggi con la crisi enorme che c'è di liquidità (pagamenti in ritardo, banche che non fanno più credito facilmente) lo Stato si permette di chiedere l'IVA con largo anticipo e non solo.
Le nostre piccole e medie imprese infatti si ritrovano anche a pagare in ANTICIPO l'IRES e l'IRAP 2008. In pratica chiedono un ANTICIPO sulle tasse già enormi che le nostre imprese pagano sugli utili, utili che però ancora non hanno fatto. In pratica se tu piccolo imprenditore hai una azienda, a dicembre pagherai delle tasse per un utile che ancora non hai fatto e che non sai se farai, uno scandalo!
Solo in Italia ci sono certe leggi. Vuoi vedere che quegli 80 miliardi di Euro li pagheremo sempre noi ?
Cosa fanno ci danno i soldi che noi stessi paghiamo ?

18 novembre 2008

Prestiti

Berlusconi con il governo che da quest'anno si è insediato al potere ha promesso 80 miliardi o meglio ha quantificato in 80 miliardi di Euro la cifra necessaria a fronteggiare la crisi, almeno in Italia.
Basterannno ?
Ma sopratutto mi chiedo da dove tiriamo fuori queste cifre quando il nostro debito pubblico continua a salire. Ricorreremo tutti ai prestiti anche per mangiare forse?
La cosa assurda che continuo a non capire è perchè anche in un momento come questo di crisi profonda, non ci si decide una buona volta a tagliare la spesa.
Ad Omnibus l'altro giorno sono stati elencati tutti i costi sui quali si poteva intervenire, beh io credo siano davvero tanti.
Attendiamo con fiducia.

12 novembre 2008

Legge antiblog : Io rimango allibito

Ancora una volta lo spettro di quella orrenda legge anti-blog che era stata proposta dal deputato Levi durante il governo Prodi, certo che non ne hanno azzeccata una.
Come si apprende dal sito Punto Informatico , è stato preparato un nuovo decreto legge contro la libertà di espressione dei blogger.
Dovremo quindi tutti registrarci presso il Registro degli Operatori della Comunicazione, tale ROC se vogliamo "comunicare". In più pare che il decreto voglia "tassare" quei bloggers che probabilmente ricavano qualche soldino tramite le pubblicità contestuali.
Non è forse venuto in mente a questi signori che quei soldini aiutano i bloggers nelle loro iniziative e consentono loro di pagare le spese per il lavoro che fanno.
Ma non parliamo di tasse.
Oggi Zambardino sul suo blog fa notare come "si esclude espressamente che l’obbligo di registrazione possa riguardare il singolo cittadino-blogger" cosa che comunque non fa stare tranquilli tutti quelli come me che credono che la libertà di espressione non vada toccata.
Cosa ne sarà allora di coloro che scrivono i loro pensieri a scopo terapeutico, che scrivono le loro barzellette, che raccolgono frasi del loro personaggio preferito ? e i gruppi sui social network?

Speriamo come si dice sul sito di Repubblica che il decreto venga rivisto prima di diventare legge, quello che è certo è che i bloggers si stanno scatenando. Non è che corriamo il rischio di una nuova manifestazione in piazza pure dei blogger ?
Risolviamo prima i problemi del paese, io rimango allibito.

10 novembre 2008

Che succede ad Alitalia ?

Onestamente fatico a comprendere cosa succede alla nostra ormai ex compagnia di bandiera. A sorpresa infatti i piloti nei giorni scorsi hanno annunciato una serie di scioperi a catena.
Ancora prima del decollo si scioperà ? Sarà che come dice Marco Travaglio al compagnia è stata svenduta ad amici e compari ?
Io questo non lo so, forse nessuno ancora è in grado di capirlo . Di certo ci sono cose poco chiare.
Perchè prima si fanno i proclami sugli accordi raggiunti e quando si deve ratificare il tutto si fa un passo indietro ?
I piloti vogliono davvero privilegi che in questi tempi di crisi non ci possiamo più permettere o gli sono state proposte condizioni inaccettabili?
Colaninno non è lo stesso che ha ridotto Telecom a quella società che è diventata ? Può ancora considerarsi un Top manager?

Attendiamo fiduciosi risposte augurandoci che ognuno metta il suo braccino.

07 novembre 2008

Gli italiani ? Popolo di imbecilli

Ormai siamo abituati alle continue gaffe del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'ultima in ordine di tempo risale a ieri, quando il capo del governo ha dichiarato, a proposito di Obama : "E' bello e anche abbronzato, per cui non avremo problemi a dialogare con loro " sorridendo.
Vi riporto il video della "gaffe"



se così le vogliamo chiamare. Io credo invece che Berlusconi sia semplicemente spiritoso e lo dimostra il fatto che nonostante queste "gaffe" il suo consenso fra gli italiani rimane inalterato anzi al limite cresce.
Per cui sarà anche burlone ma agli italiani piace.

05 novembre 2008

Obama, You can change

Così recitava una famosa canzone anni 80 dei Tears For Fears, You can change. Ed è su questa parolina magica "change" ovvero cambiamento che Obama ha costruito la sua campagna elettorale e la sua vittoria stanotte.
Gli Stati Uniti quindi cambiano, eleggono per la prima volta un presidente di colore sulla scia dei sogni proclamati da Martin Luther King. Il sogno americano continua quindi o inizia proprio ora ?
Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, il leader democratico ha sbaraagliato la concorrenza di McCain candidato repubblicano grazie al trionfo nello stato dell'Iowa da sempre nelle mani dei repubblicani.
Obama vince con il 52% delle preferenze contro il 46% di McCain e l'America può finalmente dire di aver cambiato pelle.
Il cambiamento è alle porte, speriamo che il nuovo presidente sia in grado di imboccare in pieno quella strada di cambiamento che tutti nel mondo si aspettano, ha una grande responsabilità.

04 novembre 2008

Povera Italia

Dall'Istat apprendiamo oggi come sia drasticamente peggiorata la situazione di tantissime famiglie italiane. I nuovi poveri sono circa 7 milioni e mezzo. Si, i nuovi poveri, perchè con 1000 e poco più euro al mese per vivere non si può che essere poveri.
Non ci sorprendiamo quindi che 2 milioni di famiglie circa facciano ricorso al credito consumo, ai prestiti, indebitandosi per poter vivere dignitosamente. Ad essere più in difficoltà sono ovviamente le famiglie con figli a carico e tantissime di queste sono nello sciagurato Mezzogiorno.
Eppure malgrado la situazione sia la stessa da anni nessuno fa nulla per contrastare questo fenomeno facendo una politica "per le famiglie".
Povera Italia.

03 novembre 2008

Obama in vantaggio

Ed infine ci siamo, è vigilia per le tanto attese elezioni per la presidenza degli Stati Uniti. Gli ultimi sondaggi danno favorito il leader dei democratici Obama in tutti gli stati fondamentali per la vittoria finale anche se McCain viene dato in rimonta.
C'è da fidarsi dei sondaggi ? E di Obama ?
Dei sondaggi mi fiderei poco, ricordo ancora la sfida elettorale tra l'attuale presidente George W Bush e Al Gore. Al Gore era favoritissimo da tutti i sondaggisti del mondo, ma alla fine la spuntò il repubblicano seppur con qualche polemica.
Speriamo sia la volta buona per Obama, innanzittuto perchè è un presidente di colore che l'America e il mondo aspettano da tanto, poi perchè è un grande comunicatore in grado di mettere d'accordo tutti nel mondo da destra a sinistra.
Ci aspettiamo tutti molto da lui, Obama rappresenta il sogno Americano, chissà che la sua vittoria non porti davvero qualche cambiamento nel mondo.

01 novembre 2008

Halloween : tragico bilancio

Un'altra notte di sangue sulle nostre strade, quella di ieri. Si festeggia Halloween, la festa tutta americana delle streghe, e la festa di porta via altre 11 innocenti vite.
Nella maggior parte dei casi chi ha causato le tragedeie, si perchè di tragedie si tratta, aveva assunto droghe, alcolici o un cocktail addirittura di alcol e droghe.
Con tutte le stragi che ogni sabato notte puntualmente si verificano mi chiedo come mai ancora questi assassini non vengano puniti.
Ma d'altronde ormai non ci sorprendiamo più di niente, noi siamo il paese che condanna un uomo che ha ucciso selvaggiamente la Reggiani a 29 anni.
Cosa si deve fare per avere l'ergastolo in questo paese ? Qualcuno me lo spieghi.
Chi guida sotto l'effetto di alcol e droghe e causa incidenti mortali deve andare dentro e non deve uscire.

31 ottobre 2008

Tagli alla scuola


Dal sito ilmanifesto.it riprendo la bellissima vignetta di Vauro che raffigura l'attuale situazione della scuola italiana.

E' giusto tagliare indiscriminatamente i fondi alla ricerca italiana e alle università.
Non si potrebbe analizzare correttamente la situazione dei nostri centri di eccellenza per indirizzare i soldi verso le cose davvero utili.

Ieri sono rimasto scandalizzato quando ho visto durante la puntata di annozero il servizio su una ricercatrice italiana che ha preso ben 4 milioni di dollari per una ricerca sui semiconduttori.

Tra un bel pò magari ci troveremo nuovi componenti in grado di tagliare i consumi energetici provenienti dagli USA e fatti da un'italiana! Non capisco perchè permettiamo che la nostra cultura finisca nelle mani degli altri senza fare nulla.
Buttare al vento la ricerca è buttare al vento il proprio futuro!

29 ottobre 2008

L'Università che vorremmo

Nella settimana delle grandi manifestazioni e proteste in tutti gli atenei italiani proprio oggi viene approvato il tanto discusso decreto Gelmini o Tremonti. Si perchè di Gelmini questo decreto ha davvero ben poco, la verità è che si tratta di un decreto anzi ormai di una legge che ha l'unico obiettivo di effettuare una sforbiciata alla spesa pubblica. Pare infatti che i nostri alunni costino allo stato più della media europea, dunque ecco individuata una possibile voce da tagliare .
Tremonti ordina, Gelmini esegue poichè sono veramente pochi gli uomini di comando del governo e molti ministri sembrano più dei rappresentanti.
Una cosa non mi è chiara però, cosa ci azzeccano tutte le proteste negli atenei se la riforma per ora non tocca, se non marginalmente, le Università italiane ?
Ben venga la legge Gelmini anche perchè di fatto lascerà invariata la scuola italiana, quello che occorre invece è una riforma seria della università.
In particolare :
  • via alcuni corsi di laurea truffa che hanno poche decine di iscritti in tutta Italia
  • occorre intervenire nel settore della ricerca, infatti, capita che i potenziali ricercatori abbandonino il percorso accademico in quanto non vogliono lavorare per 1000 euro al mese
  • basta con questi professori che hanno decine di cattedre (più ne hanno più guadagnano) e mandano poi i propri sottoposti a fare lezione
Un anno mi sono ritrovato a frequentare un corso della facoltà di Medicina dove :
  • il professore aveva 6 corsi ma non è mai venuto
  • le lezioni erano tenute da un dottorando o da ricercatori precari
  • il professore esercitava la sua professione sia nel policlinico che nello studio privato
Basta con l'egemonia di questi professori senatori intoccabili, occorre partire dalle riforme dei contenuti e investire sulla cultura all'insegnamento.

27 ottobre 2008

Io sto con Obama

Dopo aver dichiarato qualche tempo fa che l'Italia sarebbe uscita dalla zona Euro entro il 2010 il Financial Times ha dichiarato in questi giorni che sosterrà la candidatura di Barack Obama nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
Io sto con Obama, per tanti motivi.
E' un presidente vicino alle problematiche delle famiglie più deboli che sono state mandate sul lastrico con la crisi dei mutui permessa dalla scellerata amministrazione Bush. E' un uomo che sta gestendo bene la campagna elettorale e che sembra avere le idee molto chiare, è molto disponibile al dialogo e sopratutto sembra una persona molto competente.
Ed è giovane, finalmente!
Poichè spero e credo che il Financial Times non azzeccherà la previsione sull'Italia, spero che almeno questa volta porti fortuna al candidato democratico.
Intanto da noi i democratici vanno in piazza con poche centinaia di migliaia di persone a protestare contro il nulla mentre la battaglia dovrebbe essere combattuta sui contenuti. Cosa ci importa se le persone erano 200 mila 0 2 milioni ? Avrebbero avuto sempre una risposta deludente dal leader Veltroni ...

25 ottobre 2008

Casino legali

Prevista per oggi, 25 Ottobre 2008, la pluriannunciata manifestazione del Partito Democratico contro i provvedimenti presi dal governo in materia di economia, salari e scuola.
Alla manifestazione non partecipa l'Italia dei Valori dell'ex ministro Di Pietro che di fatto ha ufficialmente preso le distanze da Veltroni poichè convinto che la sua opposizione sia debole. Ieri intanto uno dei massimi esponenti dell'UDC Rocco Buttiglione ha fatto sapere, intervistato durante il programma mattutino Omnibus su LA7, che il suo partito non parteciperà poichè una opposizione sana e concreta va fatta in Parlamento, l'Italia rimane una democrazia parlamentare.
Fra le varie cose Buttiglione, a sostegno della sua tesi, ha lasciato intendere che in parlamento sta per passare una legge che in qualche modo legalizzerebbe il gioco d'azzardo. Dopo il poker, ormai diventato legale in Italia, pare che anche altri giochi da tavolo o comunque da casinò potrebbero diventare legali.
E forse il sintomo che l'Italia diventa più povera? Gli italiani infatti, come dimostrato dalle recenti giocate al superenalotto milionario, preferiscono affidarsi alla fortuna arrivando ad investire fino a 700 Euro circa all'anno piuttosto che affidarsi al risparmio.
Rendere il gioco d'azzardo legale di fatto è come mettere una tassa sulla povertà. Povera Italia.

24 ottobre 2008

L'eccellenza della scuola elementare

In questi giorni non si fa che dibattere della protesta delle scuole superiori e delle Università italiane contro il decreto proposto dal ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini.
Vi riporto un dibattito interessante sulle occupazioni dal blog A scuola di Bugie.

In molte trasmissioni televisive non si fa altro che dire che la scuola elementare italiana è una scuola di eccellenza e che il decreto dovrebbe intervenire sulla scuola invece superiore o sull'Università. Concordo con quanti affermano che ormai la nostra università non è di buon livello (alcuni dicono ridicola), ci sono infatti decine di corsi di laurea che hanno meno di 10 iscritti.
Il problema è che in tutta Italia regna una protesta delle Università che di fatto ancora non sono state toccate. Quindi sulla base di cosa si protesta ? Dove sono le norme che si contestano ?
Al limite dovremmo discutere sui tagli al personale docenti e sull'introduzione del maestro unico.

Ma siamo davvero sicuri che la nostra scuola elementare è di eccellenza ? I fenomeni di bullismo che si sono verificati non sono avvenuti certo nelle scuole elementari ma nelle superiori .
Dunque io credo sia arrivato il momento di intervenire sull'educazione al rispetto e sulla cultura (intesa non come nozionismo puro). Cultura all'educazione, cultura al rispetto, cultura allo studio.
E questo non può che essere fatto intervenendo dal basso.

23 ottobre 2008

Haider, nominato il successore

La tragedia che ha sconvolto l'Austria con la morte del politico Joerg Haider sembra non avere un epilogo felice, almeno a detta di qualche giornale. Si è iniziato prima con le voci sulla famiglia del giovane che sarebbe pesantemente legata al nazismo, pare infatti che il padre fosse un funzionario hitleriano, per poi finire con le voci di omosessualità che lo legano al suo portavoce Stefan Petzner che ha dichiarato di aver avuto una relazione molto intima con il giovane austriaco.
Il partito da parte sua ha pensato bene di sostituirlo con Josef Buchner.
Ora non capisco cosa sia più scandaloso, se fare outing oppure sostituire una persona semplicemente perchè dichiaratamente omosessuale o bisessuale o quello che sia.

In fondo, se è vero che negli ambienti giornalistici e politici i gusti sessuali di Haider erano ampiamente conosciuti, non capisco come mai allora anche lui non sia stato sostituito.
Forse la cosa che può lasciare più perplessi è che ci siano ancora persone colluse con il nazismo ai posti di comando ... la storia forse non ci ha insegnato nulla ...

22 ottobre 2008

Appello per Roberto Saviano da Repubblica.it

L'appello di Repubblica per Roberto Saviano ha riscosso un notevole successo. Devo dire che anche molte community, su tutte Facebook si sono mobilitate con grandi iniziative popolari che poi hanno dato luogo a manifestazioni nelle piazze. Centinaia di migliaia le firme raccolte per il grande Roberto, ecco il testo della lettera inviata a Repubblica


Fonte : Repubblica.it


GRAZIE
per tutto quanto state facendo. È difficile dimostrare quanto sia importante per me quello che è successo in questi giorni. Quanto mi abbia colpito e rincuorato, commosso e sbalordito sino a lasciarmi quasi senza parole. Non avrei mai immaginato che potesse accadere niente di simile, mai mi sarei sognato una tale reazione a catena di affetto e solidarietà.
Grazie al Presidente della Repubblica, che, come già in passato, mi ha espresso una vicinanza in cui non ho sentito solo l'appoggio della più alta carica di questo paese, ma la sincera partecipazione di un uomo che viene dalla mia terra.

Grazie al presidente del Consiglio e a quei ministri che hanno voluto dimostrarmi la loro solidarietà sottolineando che la mia lotta non dev'essere vista disgiunta dall'operato delle forze che rappresentano lo Stato e anche dall'impegno di tutti coloro che hanno il coraggio di non piegarsi al predominio della criminalità organizzata. Grazie allo sforzo intensificato nel territorio del clan dei Casalesi, con la speranza che si vada avanti sino a quando i due latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine - i boss-manager che investono a Roma come a Parma e Milano - possano essere finalmente arrestati.

Grazie all'opposizione e ai ministri ombra che hanno appoggiato il mio impegno e quanto il governo ha fatto per la mia sicurezza. Scorgendo nella mia lotta una lotta al di là di ogni parte.

Le letture delle mie parole che sono state fatte in questi giorni nelle piazze mi hanno fatto un piacere immenso. Come avrei voluto essere lì, in ogni piazza, ad ascoltare. A vedere ogni viso. A ringraziare ogni persona, a dirgli quanto era importante per me il suo gesto.

Perché ora quelle parole non sono più le mie parole. Hanno smesso di avere un autore, sono divenute la voce di tutti. Un grande, infinito coro che risuona da ogni parte d'Italia. Un libro che ha smesso di essere fatto di carta e di simboli stampati nero su bianco ed è divenuto voce e carne. Grazie a chi ha sentito che il mio dolore era il suo dolore e ha provato a immaginare i morsi della solitudine.

Grazie a tutti coloro che hanno ricordato le persone che vivono nella mia stessa condizione rendendole così un po' meno sole, un po' meno invisibili e dimenticate.
Grazie a tutti coloro che mi hanno difeso dalle accuse di aver offeso e diffamato la mia terra e a tutti coloro che mi hanno offerto una casa non facendomi sentire come uno che si è messo nei guai da solo e ora è giusto che si arrangi.

Grazie a chi mi ha difeso dall'accusa di essere un fenomeno mediatico, mostrando che i media possono essere utilizzati come strumento per mutare la consapevolezza delle persone e non solo per intrattenere telespettatori.

Grazie alle trasmissioni televisive che hanno dato spazio alla mia vicenda, che hanno fatto luce su quel che accade, grazie ai telegiornali che hanno seguito momento per momento mutando spesso la scaletta solita dando attenzione a storie prima ignorate.

Grazie alle radio che hanno aperto i loro microfoni a dibattiti e commenti, grazie specialmente a Fahrenheit (Radio 3) che ha organizzato una maratona di letture di Gomorra in cui si sono alternati personaggi della cultura, dell'informazione, dello spettacolo e della società civile. Voci che si suturano ad altre voci.

Grazie a chi, in questi giorni, dai quotidiani, alle agenzie stampa, alle testate online, ai blog, ha diffuso notizie e dato spazio a riflessioni e approfondimenti.
Da questo Sud spesso dimenticato si può vedere meglio che altrove quanto i media possano avere talora un ruolo davvero determinante. Grazie per aver permesso, nonostante il solito cinismo degli scettici, che si formasse una nuova sensibilità verso tematiche per troppo tempo relegate ai margini. Perché raccontare significa resistere e resistere significa preparare le condizioni per un cambiamento.

Grazie ai social network Facebook e Myspace, da cui ho ricevuto migliaia di messaggi e gesti di vicinanza, che hanno creato una comunity dove la virtualità era il preludio più immediato per le iniziative poi organizzate in piazza da persone in carne e ossa.

Grazie ai professori delle scuole che hanno parlato con i ragazzi, grazie a tutti coloro che hanno fatto leggere e commentare brani del mio libro in classe. Grazie alle scuole che hanno sentito queste storie le loro storie.
Grazie a tutte le città che mi hanno offerto la cittadinanza onoraria, a queste chiedo di avere altrettanta attenzione a chi concedono gli appalti e a non considerare estranei i loro imprenditori e i loro affari dagli intrecci della criminalità organizzata.

E grazie al mio quotidiano e ai premi Nobel e ai colleghi scrittori di tante nazionalità che hanno scritto e firmato un appello in mio appoggio, scorgendo nella vicenda che mi ha riguardato qualcosa che travalica le problematiche di questo paese e facendomi sentire a pieno titolo un cittadino del mondo.

Eppure Cesare Pavese scrive che "un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".

Io spesso in questi anni ho pensato che la cosa più dura era che nessuno fosse lì ad aspettarmi. Ora so, grazie alle firme di migliaia di cittadini, che non è più così, che qualcosa di mio è diventato qualcosa di nostro. E che paese non è più - dopo questa esperienza - un'entità geografica, ma che il mio paese è quell'insieme di donne e uomini che hanno deciso di resistere, di mutare e di partecipare, ciascuno facendo bene le cose che sa fare. Grazie.

20 ottobre 2008

Vincere alla roulette

Il governo porta avanti la sua azione negli ultimi tempi ormai sempre sfruttando i decreti legge. La giustificazione dell'uso spropositato di questo mezzo per fare leggi è data dal fatto che bisogna fare in fretta perchè il paese ha bisogno di cambiamenti in tempi brevi.
Qualcuno invita alla moderazione (Napolitano ndr) e a fare le leggi nel parlamento italiano, l'Italia in fondo è una democrazia "parlamentare".
Personalmente ritengo il decreto un ottimo strumento per applicare subito nuove norme, ma che può nascondere tuttavia delle magagne. L'ultima è quella del famoso emendamento salva manager che era stato inserito sottobanco nel decreto per il salvataggio della fallimentare Alitalia, tanto da indurre il ministro Tremonti a minacciare addirittura le dimissioni.
Attenzione quindi, non so chi vigilerà per noi. Capirci qualcosa in questa giungla è ormai come vincere alla roulette.

15 ottobre 2008

Gelmini : l'università è sul piede di guerra

L'Università italiana è sul piede di guerra contro i tagli decisi alla scuola dal ministro dell'istruzione Gelmini.
Prime avvisaglie di sciopero questa mattina a Bari dove si sono pianificati incontri per decidere come attuare la protesta contro la mancata assunzione di migliaia di ricercatori precari che vedranno ancora una volta sacrificate le proprie professionalità.
Come mai ogni anno si parla di investire nella ricerca e poi puntualmente ci ritroviamo con i tagli ?
Non sarebbe meglio forse riorganizzare e riqualificare le forze lavoro dell'università di cui già disponiamo. Eppure ho letto qualche settimana fa su Panorama che il ministro dell'istruzione è fra i più apprezzati del governo in assoluto.
Mah! Poi non ci lamentiamo se i nostri figli e più in generale le menti brillanti sono costrette ad andare all'estero per non finire nel precariato che incombe ...

10 ottobre 2008

Scioperi : tutti in piazza il 30 Ottobre

Se confermato sarà uno dei più grandi scioperi generali di quest'anno contro il governo, in particolare contro i tagli decisi alla scuola dal ministro Gelmini. Protesta degli statali contro i provvedimenti portati dal governo in materia di Istruzione pubblica che dovrebbero portare ad un risparmio di circa 8 Miliardi di Euro nei prossimi anni.
Intanto già oggi ci sono state le prime avvisaglie di scioperi in molte scuole, prove generali della grande manifestazione in piazza che si svolgerà il 30 Ottobre a meno di clamorose sorprese.
"La nuova riforma non ci piace", dichiarano gli insegnanti compatti visto che tra le altre cose si va verso una riduzione di almeno 80 mila cattedre. Tutti compatti anche contro il maestro unico, una riforma mirata a ridurre la spesa più che a migliorare l'istruzione dei nostri figli.

09 ottobre 2008

Prestiti garantiti

E alla fine arrivò il decreto salva banche o anti crisi varato dal governo. Ovvero il governo pensa, tramite il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ad alzare il tetto per la copertura dei depositi bancari (i nostri risparmi di una vita) fino a 100 mila euro.
Lo Stato si riserverà anche la possibilità di rastrellare sul mercato quelle azioni "rischiose" intervenendo direttamente nel capitale delle banche.
Intanto sia Berlusconi che Tremonti sostengono che le nostre banche hanno la solidità finanziaria necessaria a contrastare la crisi. Io credo che se delle affermazioni di questo tipo si possano fare su alcune banche italiane, un pò più attento starei su altri tipi di banche che hanno molte azioni all'estero.
Vedremo nei prossimi mesi che succederà, altro che Bretton Woods ....

08 ottobre 2008

Bretton Woods

Durante l'intervento ieri sera a Ballarò, Walter Veltroni ha espresso la sua preoccupazione per la situazione economica mondiale esprimendo quelle che sono le sue opinioni personali.
Il leader del partito democratico sostiene infatti che c'è stata per anni una deregulation del mercato che ha portato alla concessione di mutui "allegri" anche senza le necessarie garanzie. In sostanza si è pensato di eliminare tutte quelle regole "burocratiche" che non consentivano al mercato di essere flessibile pensando erroneamente che ad un certo punto questo si autoregolamentasse.
Alcune ricette proposte sono :
  • regole più certe (eliminazione di quella che lui chiama deregulation)
  • una nuova Bretton Woods
Ha parlato di una nuova Bretton Woods ma non ha spiegato cos'è. Cerchiamo di dare qualche informazione in più. In sostanza alla fine della seconda guerra mondiale nel '44 si tenne la Bretton Woods Conference, una grande conferenza che stabiliì le regole per le relazioni commerciali e monetarie in cui operare.
Le caratteristiche principali dell'accordo sottoscritto (Bretton Woods Agreement) consentivano anzi obbligavano ogni paese a stabilizzare il tasso di cambio della moneta ad un valore fisso rispetto al dollaro (utilizzato come moneta principale). Tale tasso veniva fissato anche per stabilire i rapporti tra oro e dollaro. Le nazioni partecipanti non potevano così svalutare la propria valuta oltre il 10% per migliorare la propria posizione finanziaria e commerciale ma dovevano manternersi entro un certo margine.

Come sempre però Veltroni arriva in ritardo anche perchè nella riunione di pochi giorni fa fra i 4 più influenti paesi Europei (strano che ci sia ancora l'Italia fra questi), il presidente Sarkozy ha parlato di "rifondazione del sistema finanziario internazionale", citando il celebre accordo. Tra l'altro lui non era nemmeno presente.

Questo implica che siamo alle soglie di una rifondazione del capitalismo ? O è solo un meccanismo per arginare la crisi che incombe.
Gli Stati Uniti stanno già attivandosi in questo senso attraverso aiuti a banche, pare che immetteranno nel sistema 600 miliardi di dollari.

Il problema è che qui in Italia questo non si può fare a causa del forte debito pubblico che abbiamo, gli altri paesi Europei magari sono messi meglio di noi.
Staremo a vedere.

Prestiti

Altro crollo in tutto il mondo delle borse mondiali. La crisi sta investendo tutto il mondo e anche i paesi emergenti come Cina e India e le economie forti tipo Stati Uniti e Giappone stanno vacillando.
Forse c'è stato negli ultimi anni un ricorso smodato al credito e la convinzione che i soldi possano essere generati dai soldi e non dal lavoro vero.
Il mercato è stato inquinato per anni da speculatori che hanno creduto di poter fare soldi in sostanza con la finanza, piuttosto che con l'economia.
E l'economia si sa è sostenuta dal vero motore della nostra società, che sono i lavoratori. Molte banche adesso sono in crisi di liquidità e non solo, alcune italiane come Unicredit (è notizia di oggi un nuovo crollo in Borsa) sono maggiormente esposte in quanto più europee.
Staremo a vedere che fine faranno i soldi dei piccoli risparmiatori che magari hanno fatto ricorso a prestiti e sono indebitati.

24 settembre 2008

Caso Alitalia : il Veltroni pensiero

Walter Veltroni scende in campo per esortare il governo a fare in fretta e fare bene. Scende in campo ? Cioè ? Fino ad ora dov'era ?
Certo che ai democratici di sinistra non ne va bene una. Terminate le elezioni, il buon Veltroni si è naturalmente eclissato. Ogni tanto ricompare per esternare il Veltroni-pensiero che spesso è in contrasto con molti appartenenti al suo schieramento.
E pensare che aveva iniziato bene, si era reso interessante agli occhi dell'opinione pubblica tentando di emulare il più famoso Obama futuro candidato alla presidenza degli USA. Tuttavia credo che Veltroni negli ultimi mesi sia diventato una copia molto sbiadita di Obama, sopratutto ha subito e subisce continuamente i colpi di comunicazione che gli vengono inferti da Berlusconi il cui carattere a tratti folkloristico piace molto di più agli italiani.
Quindi per favore, evitiamo di cadere in ovvie banalità. Il buon Walter poteva ma sopratutto doveva pensarci prima a "scendere in campo" a favore di Alitalia, ora è già tardi.

22 settembre 2008

La strage degli immigrati

Della strage di africani avvenuta pochissimo tempo fa nessuno ne parla più ormai. Ci pensa Repubblica oggi a pubblicare una lettera di Roberto Saviano (l'autore di Gomorra) che ci aiuta sempre di più a riflettere sui mali della nostra giovine vecchia italia, se mai ce ne fosse ancora bisogno.
Ha ragione Roberto Saviano quando si chiede se riusciamo a vivere serenamente solo perchè siamo onesti. Pubblichiamo il testo integrale della lettera di Repubblica, sperando di aiutare qualcuno a fare qualche riflessione.


Fonte : Repubblica.it

I RESPONSABILI hanno dei nomi. Hanno dei volti. Hanno persino un'anima. O forse no. Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, Giovanni Letizia, Emilio di Caterino, Pietro Vargas stanno portando avanti una strategia militare violentissima. Sono autorizzati dal boss latitante Michele Zagaria e si nascondono intorno a Lago Patria. Tra di loro si sentiranno combattenti solitari, guerrieri che cercano di farla pagare a tutti, ultimi vendicatori di una delle più sventurate e feroci terre d'Europa. Se la racconteranno così.

Ma Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, Giovanni Letizia, Emilio di Caterino e Pietro Vargas sono vigliacchi, in realtà: assassini senza alcun tipo di abilità militare. Per ammazzare svuotano caricatori all'impazzata, per caricarsi si strafanno di cocaina e si gonfiano di Fernet Branca e vodka. Sparano a persone disarmate, colte all'improvviso o prese alle spalle. Non si sono mai confrontati con altri uomini armati. Dinnanzi a questi tremerebbero, e invece si sentono forti e sicuri uccidendo inermi, spesso anziani o ragazzi giovani. Ingannandoli e prendendoli alle spalle.

E io mi chiedo: nella vostra terra, nella nostra terra sono ormai mesi e mesi che un manipolo di killer si aggira indisturbato massacrando soprattutto persone innocenti. Cinque, sei persone, sempre le stesse. Com'è possibile? Mi chiedo: ma questa terra come si vede, come si rappresenta a se stessa, come si immagina? Come ve la immaginate voi la vostra terra, il vostro paese? Come vi sentite quando andate al lavoro, passeggiate, fate l'amore? Vi ponete il problema, o vi basta dire, "così è sempre stato e sempre sarà così"?

Davvero vi basta credere che nulla di ciò che accade dipende dal vostro impegno o dalla vostra indignazione? Che in fondo tutti hanno di che campare e quindi tanto vale vivere la propria vita quotidiana e nient'altro. Vi bastano queste risposte per farvi andare avanti? Vi basta dire "non faccio niente di male, sono una persona onesta" per farvi sentire innocenti? Lasciarvi passare le notizie sulla pelle e sull'anima. Tanto è sempre stato così, o no? O delegare ad associazioni, chiesa, militanti, giornalisti e altri il compito di denunciare vi rende tranquilli? Di una tranquillità che vi fa andare a letto magari non felici ma in pace? Vi basta veramente?

Questo gruppo di fuoco ha ucciso soprattutto innocenti. In qualsiasi altro paese la libertà d'azione di un simile branco di assassini avrebbe generato dibattiti, scontri politici, riflessioni. Invece qui si tratta solo di crimini connaturati a un territorio considerato una delle province del buco del culo d'Italia. E quindi gli inquirenti, i carabinieri e poliziotti, i quattro cronisti che seguono le vicende, restano soli. Neanche chi nel resto del paese legge un giornale, sa che questi killer usano sempre la stessa strategia: si fingono poliziotti. Hanno lampeggiante e paletta, dicono di essere della Dia o di dover fare un controllo di documenti. Ricorrono a un trucco da due soldi per ammazzare con più facilità. E vivono come bestie: tra masserie di bufale, case di periferia, garage.

Hanno ucciso sedici persone. La mattanza comincia il 2 maggio verso le sei del mattino in una masseria di bufale a Cancello Arnone. Ammazzano il padre del pentito Domenico Bidognetti, cugino ed ex fedelissimo di Cicciotto e' mezzanotte.

Umberto Bidognetti aveva 69 anni e in genere era accompagnato pure dal figlio di Mimì, che giusto quella mattina non era riuscito a tirarsi su dal letto per aiutare il nonno. Il 15 maggio uccidono a Baia Verde, frazione di Castel Volturno, il sessantacinquenne Domenico Noviello, titolare di una scuola guida. Domenico Noviello si era opposto al racket otto anni prima. Era stato sotto scorta, ma poi il ciclo di protezione era finito. Non sapeva di essere nel mirino, non se l'aspettava. Gli scaricano addosso 20 colpi mentre con la sua Panda sta andando a fare una sosta al bar prima di aprire l'autoscuola. La sua esecuzione era anche un messaggio alla Polizia che stava per celebrare la sua festa proprio a Casal di Principe, tre giorni dopo, e ancor più una chiara dichiarazione: può passare quasi un decennio ma i Casalesi non dimenticano.

Prima ancora, il 13 maggio, distruggono con un incendio la fabbrica di materassi di Pietro Russo a Santa Maria Capua Vetere. È l'unico dei loro bersagli ad avere una scorta. Perché è stato l'unico che, con Tano Grasso, tentò di organizzare un fronte contro il racket in terra casalese. Poi, il 30 maggio, a Villaricca colpiscono alla pancia Francesca Carrino, una ragazza, venticinque anni, nipote di Anna Carrino, la ex compagna di Francesco Bidognetti, pentita. Era in casa con la madre e con la nonna, ma era stata lei ad aprire la porta ai killer che si spacciavano per agenti della Dia.

Non passa nemmeno un giorno che a Casal di Principe, mentre dopo pranzo sta per andare al "Roxy bar", uccidono Michele Orsi, imprenditore dei rifiuti vicino al clan che, arrestato l'anno prima, aveva cominciato a collaborare con la magistratura svelando gli intrighi rifiuti-politica-camorra. È un omicidio eccellente che fa clamore, solleva polemiche, fa alzare la voce ai rappresentanti dello Stato. Ma non fa fermare i killer.

L'11 luglio uccidono al Lido "La Fiorente" di Varcaturo Raffaele Granata, 70 anni, gestore dello stabilimento balneare e padre del sindaco di Calvizzano. Anche lui paga per non avere anni prima ceduto alle volontà del clan. Il 4 agosto massacrano a Castel Volturno Ziber Dani e Arthur Kazani che stavano seduti ai tavoli all'aperto del "Bar Kubana" e, probabilmente, il 21 agosto Ramis Doda, venticinque anni, davanti al "Bar Freedom" di San Marcellino. Le vittime sono albanesi che arrotondavano con lo spaccio, ma avevano il permesso di soggiorno e lavoravano nei cantieri come muratori e imbianchini.

Poi il 18 agosto aprono un fuoco indiscriminato contro la villetta di Teddy Egonwman, presidente dei nigeriani in Campania, che si batte da anni contro la prostituzione delle sue connazionali, ferendo gravemente lui, sua moglie Alice e altri tre amici.

Tornano a San Marcellino il 12 settembre per uccidere Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi, massacrati mentre stavano facendo manutenzione ai camion della ditta di trasporti di cui il primo era titolare. Anche lui non aveva obbedito, e chi gli era accanto è stato ucciso perché testimone.

Infine, il 18 settembre, trivellano prima Antonio Celiento, titolare di una sala giochi a Baia Verde, e un quarto d'ora dopo aprono un fuoco di 130 proiettili di pistole e kalashnikov contro gli africani riuniti dentro e davanti la sartoria "Ob Ob Exotic Fashion" di Castel Volturno. Muoiono Samuel Kwaku, 26 anni, e Alaj Ababa, del Togo; Cristopher Adams e Alex Geemes, 28 anni, liberiani; Kwame Yulius Francis, 31 anni, e Eric Yeboah, 25, ghanesi, mentre viene ricoverato con ferite gravi Joseph Ayimbora, 34 anni, anche lui del Ghana. Solo uno o due di loro avevano forse a che fare con la droga, gli altri erano lì per caso, lavoravano duro nei cantieri o dove capitava, e pure nella sartoria.

Sedici vittime in meno di sei mesi. Qualsiasi paese democratico con una situazione del genere avrebbe vacillato. Qui da noi, nonostante tutto, neanche se n'è parlato. Neanche si era a conoscenza da Roma in su di questa scia di sangue e di questo terrorismo, che non parla arabo, che non ha stelle a cinque punte, ma comanda e domina senza contrasto.

Ammazzano chiunque si opponga. Ammazzano chiunque capiti sotto tiro, senza riguardi per nessuno. La lista dei morti potrebbe essere più lunga, molto più lunga. E per tutti questi mesi nessuno ha informato l'opinione pubblica che girava questa "paranza di fuoco". Paranza, come le barche che escono a pescare insieme in alto mare. Nessuno ne ha rivelato i nomi sino a quando non hanno fatto strage a Castel Volturno.

Ma sono sempre gli stessi, usano sempre le stesse armi, anche se cercano di modificarle per trarre in inganno la scientifica, segno che ne hanno a disposizione poche. Non entrano in contatto con le famiglie, stanno rigorosamente fra di loro. Ogni tanto qualcuno li intravede nei bar di qualche paesone, dove si fermano per riempirsi d'alcol. E da sei mesi nessuno riesce ad acciuffarli.

Castel Volturno, territorio dove è avvenuta la maggior parte dei delitti, non è un luogo qualsiasi. Non è un quartiere degradato, un ghetto per reietti e sfruttati come se ne possono trovare anche altrove, anche se ormai certe sue zone somigliano più alle hometown dell'Africa che al luogo di turismo balneare per il quale erano state costruite le sue villette. Castel Volturno è il luogo dove i Coppola edificarono la più grande cittadella abusiva del mondo, il celebre Villaggio Coppola.

Ottocentosessantatremila metri quadrati occupati col cemento. Che abusivamente presero il posto di una delle più grandi pinete marittime del Mediterraneo. Abusivo l'ospedale, abusiva la caserma dei carabinieri, abusive le poste. Tutto abusivo. Ci andarono ad abitare le famiglie dei soldati della Nato. Quando se ne andarono, il territorio cadde nell'abbandono più totale e divenne tutto feudo di Francesco Bidognetti e al tempo stesso territorio della mafia nigeriana.

I nigeriani hanno una mafia potente con la quale ai Casalesi conveniva allearsi, il loro paese è diventato uno snodo nel traffico internazionale di cocaina e le organizzazioni nigeriane sono potentissime, capaci di investire soprattutto nei money transfer, i punti attraverso i quali tutti gli immigrati del mondo inviano i soldi a casa. Attraverso questi, i nigeriani controllano soldi e persone. Da Castel Volturno transita la coca africana diretta soprattutto in Inghilterra. Le tasse sul traffico che quindi il clan impone non sono soltanto il pizzo sullo spaccio al minuto, ma accordi di una sorta di joint venture. Ora però i nigeriani sono potenti, potentissimi. Così come lo è la mafia albanese, con la quale i Casalesi sono in affari.

E il clan si sta slabbrando, teme di non essere più riconosciuto come chi comanda per primo e per ultimo sul territorio. Ed ecco che nei vuoti si insinuano gli uomini della paranza. Uccidono dei pesci piccoli albanesi come azione dimostrativa, fanno strage di africani - e fra questi nessuno viene dalla Nigeria - colpiscono gli ultimi anelli della catena di gerarchie etniche e criminali. Muoiono ragazzi onesti, ma come sempre, in questa terra, per morire non dev'esserci una ragione. E basta poco per essere diffamati.

I ragazzi africani uccisi erano immediatamente tutti "trafficanti" come furono "camorristi" Giuseppe Rovescio e Vincenzo Natale, ammazzati a Villa Literno il 23 settembre 2003 perché erano fermi a prendere una birra vicino a Francesco Galoppo, affiliato del clan Bidognetti. Anche loro furono subito battezzati come criminali.

Non è la prima volta che si compie da quelle parti una mattanza di immigrati. Nel 1990 Augusto La Torre, boss di Mondragone, partì con i suoi fedelissimi alla volta di un bar che, pur gestito da italiani, era diventato un punto di incontro per lo spaccio degli africani. Tutto avveniva sempre lungo la statale Domitiana, a Pescopagano, pochi chilometri a nord di Castel Volturno, però già in territorio mondragonese. Uccisero sei persone, fra cui il gestore, e ne ferirono molte altre. Anche quello era stato il culmine di una serie di azioni contro gli stranieri, ma i Casalesi che pure approvavano le intimidazioni non gradirono la strage. La Torre dovette incassare critiche pesanti da parte di Francesco "Sandokan" Schiavone. Ma ora i tempi sono cambiati e permettono di lasciar esercitare una violenza indiscriminata a un gruppo di cocainomani armati.

Chiedo di nuovo alla mia terra che immagine abbia di sé. Lo chiedo anche a tutte quelle associazioni di donne e uomini che in grande silenzio qui lavorano e si impegnano. A quei pochi politici che riescono a rimanere credibili, che resistono alle tentazioni della collusione o della rinuncia a combattere il potere dei clan. A tutti coloro che fanno bene il loro lavoro, a tutti coloro che cercano di vivere onestamente, come in qualsiasi altra parte del mondo. A tutte queste persone. Che sono sempre di più, ma sono sempre più sole.

Come vi immaginate questa terra? Se è vero, come disse Danilo Dolci, che ciascuno cresce solo se è sognato, voi come ve li sognate questi luoghi? Non c'è stata mai così tanta attenzione rivolta alle vostre terre e quel che vi è avvenuto e vi avviene. Eppure non sembra cambiato molto. I due boss che comandano continuano a comandare e ad essere liberi. Antonio Iovine e Michele Zagaria. Dodici anni di latitanza. Anche di loro si sa dove sono. Il primo è a San Cipriano d'Aversa, il secondo a Casapesenna. In un territorio grande come un fazzoletto di terra, possibile che non si riesca a scovarli?

È storia antica quella dei latitanti ricercati in tutto il mondo e poi trovati proprio a casa loro. Ma è storia nuova che ormai ne abbiano parlato più e più volte giornali e tv, che politici di ogni colore abbiano promesso che li faranno arrestare. Ma intanto il tempo passa e nulla accade. E sono lì. Passeggiano, parlano, incontrano persone.

Ho visto che nella mia terra sono comparse scritte contro di me. Saviano merda. Saviano verme. E un'enorme bara con il mio nome. E poi insulti, continue denigrazioni a partire dalla più ricorrente e banale: "Quello s'è fatto i soldi". Col mio lavoro di scrittore adesso riesco a vivere e, per fortuna, pagarmi gli avvocati. E loro? Loro che comandano imperi economici e si fanno costruire ville faraoniche in paesi dove non ci sono nemmeno le strade asfaltate?

Loro che per lo smaltimento di rifiuti tossici sono riusciti in una sola operazione a incassare sino a 500 milioni di euro e hanno imbottito la nostra terra di veleni al punto tale di far lievitare fino al 24% certi tumori, e le malformazioni congenite fino all'84% per cento? Soldi veri che generano, secondo l'Osservatorio epidemiologico campano, una media di 7.172,5 morti per tumore all'anno in Campania. E ad arricchirsi sulle disgrazie di questa terra sarei io con le mie parole, o i carabinieri e i magistrati, i cronisti e tutti gli altri che con libri o film o in ogni altro modo continuano a denunciare? Com'è possibile che si crei un tale capovolgimento di prospettive? Com'è possibile che anche persone oneste si uniscano a questo coro? Pur conoscendo la mia terra, di fronte a tutto questo io rimango incredulo e sgomento e anche ferito al punto che fatico a trovare la mia voce.

Perché il dolore porta ad ammutolire, perché l'ostilità porta a non sapere a chi parlare. E allora a chi devo rivolgermi, che cosa dico? Come faccio a dire alla mia terra di smettere di essere schiacciata tra l'arroganza dei forti e la codardia dei deboli? Oggi qui in questa stanza dove sono, ospite di chi mi protegge, è il mio compleanno. Penso a tutti i compleanni passati così, da quando ho la scorta, un po' nervoso, un po' triste e soprattutto solo.

Penso che non potrò mai più passarne uno normale nella mia terra, che non potrò mai più metterci piede. Rimpiango come un malato senza speranze tutti i compleanni trascurati, snobbati perché è solo una data qualsiasi, e un altro anno ce ne sarà uno uguale. Ormai si è aperta una voragine nel tempo e nello spazio, una ferita che non potrà mai rimarginarsi. E penso pure e soprattutto a chi vive la mia stessa condizione e non ha come me il privilegio di scriverne e parlare a molti.

Penso ad altri amici sotto scorta, Raffaele, Rosaria, Lirio, Tano, penso a Carmelina, la maestra di Mondragone che aveva denunciato il killer di un camorrista e che da allora vive sotto protezione, lontana, sola. Lasciata dal fidanzato che doveva sposare, giudicata dagli amici che si sentono schiacciati dal suo coraggio e dalla loro mediocrità. Perché non c'era stata solidarietà per il suo gesto, anzi, ci sono state critiche e abbandono. Lei ha solo seguito un richiamo della sua coscienza e ha dovuto barcamenarsi con il magro stipendio che le dà lo stato.

Cos'ha fatto Carmelina, cos'hanno fatto altri come lei per avere la vita distrutta e sradicata, mentre i boss latitanti continuano a poter vivere protetti e rispettati nelle loro terre? E chiedo alla mia terra: che cosa ci rimane? Ditemelo. Galleggiare? Far finta di niente? Calpestare scale di ospedali lavate da cooperative di pulizie loro, ricevere nei serbatoi la benzina spillata da pompe di benzina loro? Vivere in case costruite da loro, bere il caffè della marca imposta da loro (ogni marca di caffè per essere venduta nei bar deve avere l'autorizzazione dei clan), cucinare nelle loro pentole (il clan Tavoletta gestiva produzione e vendita delle marche più prestigiose di pentole)?

Mangiare il loro pane, la loro mozzarella, i loro ortaggi? Votare i loro politici che riescono, come dichiarano i pentiti, ad arrivare alle più alte cariche nazionali? Lavorare nei loro centri commerciali, costruiti per creare posti di lavoro e sudditanza dovuta al posto di lavoro, ma intanto non c'è perdita, perché gran parte dei negozi sono loro? Siete fieri di vivere nel territorio con i più grandi centri commerciali del mondo e insieme uno dei più alti tassi di povertà? Passare il tempo nei locali gestiti o autorizzati da loro? Sedervi al bar vicino ai loro figli, i figli dei loro avvocati, dei loro colletti bianchi? E trovarli simpatici e innocenti, tutto sommato persone gradevoli, perché loro in fondo sono solo ragazzi, che colpa hanno dei loro padri.

E infatti non si tratta di stabilire colpe, ma di smettere di accettare e di subire sempre, smettere di pensare che almeno c'è ordine, che almeno c'è lavoro, e che basta non grattare, non alzare il velo, continuare ad andare avanti per la propria strada. Che basta fare questo e nella nostra terra si è già nel migliore dei mondi possibili, o magari no, ma nell'unico mondo possibile sicuramente.

Quanto ancora dobbiamo aspettare? Quanto ancora dobbiamo vedere i migliori emigrare e i rassegnati rimanere? Siete davvero sicuri che vada bene così? Che le serate che passate a corteggiarvi, a ridere, a litigare, a maledire il puzzo dei rifiuti bruciati, a scambiarvi quattro chiacchiere, possano bastare? Voi volete una vita semplice, normale, fatta di piccole cose, mentre intorno a voi c'è una guerra vera, mentre chi non subisce e denuncia e parla perde ogni cosa. Come abbiamo fatto a divenire così ciechi? Così asserviti e rassegnati, così piegati? Come è possibile che solo gli ultimi degli ultimi, gli africani di Castel Volturno che subiscono lo sfruttamento e la violenza dei clan italiani e di altri africani, abbiano saputo una volta tirare fuori più rabbia che paura e rassegnazione? Non posso credere che un sud così ricco di talenti e forze possa davvero accontentarsi solo di questo.

La Calabria ha il Pil più basso d'Italia ma "Cosa Nuova", ossia la ?ndrangheta, fattura quanto e più di una intera manovra finanziaria italiana. Alitalia sarà in crisi, ma a Grazzanise, in un territorio marcio di camorra, si sta per costruire il più grande aeroporto italiano, il più vasto del Mediterraneo. Una terra condannata a far circolare enormi capitali senza avere uno straccio di sviluppo vero, e invece ha danaro, profitto, cemento che ha il sapore del saccheggio, non della crescita.

Non posso credere che riescano a resistere soltanto pochi individui eccezionali. Che la denuncia sia ormai solo il compito dei pochi singoli, preti, maestri, medici, i pochi politici onesti e gruppi che interpretano il ruolo della società civile. E il resto? Gli altri se ne stanno buoni e zitti, tramortiti dalla paura? La paura. L'alibi maggiore. Fa sentire tutti a posto perché è in suo nome che si tutelano la famiglia, gli affetti, la propria vita innocente, il proprio sacrosanto diritto a viverla e costruirla.

Ma non avere più paura non sarebbe difficile. Basterebbe agire, ma non da soli. La paura va a braccetto con l'isolamento. Ogni volta che qualcuno si tira indietro crea altra paura, che crea ancora altra paura, in un crescendo esponenziale che immobilizza, erode, lentamente manda in rovina.

"Si può edificare la felicità del mondo sulle spalle di un unico bambino maltrattato?", domanda Ivan Karamazov a suo fratello Aljo?a. Ma voi non volete un mondo perfetto, volete solo una vita tranquilla e semplice, una quotidianità accettabile, il calore di una famiglia. Accontentarvi di questo pensate che vi metta al riparo da ansie e dolori. E forse ci riuscite, riuscite a trovare una dimensione in cui trovate serenità. Ma a che prezzo?

Se i vostri figli dovessero nascere malati o ammalarsi, se un'altra volta dovreste rivolgervi a un politico che in cambio di un voto vi darà un lavoro senza il quale anche i vostri piccoli sogni e progetti finirebbero nel vuoto, quando faticherete ad ottenere un mutuo per la vostra casa mentre i direttori delle stesse banche saranno sempre disponibili con chi comanda, quando vedrete tutto questo forse vi renderete conto che non c'è riparo, che non esiste nessun ambito protetto, e che l'atteggiamento che pensavate realistico e saggiamente disincantato vi ha appestato l'anima di un risentimento e rancore che toglie ogni gusto alla vostra vita.

Perché se tutto ciò è triste la cosa ancora più triste è l'abitudine. Abituarsi che non ci sia null'altro da fare che rassegnarsi, arrangiarsi o andare via. Chiedo alla mia terra se riesce ancora ad immaginare di poter scegliere. Le chiedo se è in grado di compiere almeno quel primo gesto di libertà che sta nel riuscire a pensarsi diversa, pensarsi libera. Non rassegnarsi ad accettare come un destino naturale quel che è invece opera degli uomini.

Quegli uomini possono strapparti alla tua terra e al tuo passato, portarti via la serenità, impedirti di trovare una casa, scriverti insulti sulle pareti del tuo paese, possono fare il deserto intorno a te. Ma non possono estirpare quel che resta una certezza e, per questo, rimane pure una speranza. Che non è giusto, non è per niente naturale, far sottostare un territorio al dominio della violenza e dello sfruttamento senza limiti. E che non deve andare avanti così perché così è sempre stato. Anche perché non è vero che tutto è sempre uguale, ma è sempre peggio.

Perché la devastazione cresce proporzionalmente con i loro affari, perché è irreversibile come la terra una volta per tutte appestata, perché non conosce limiti. Perché là fuori si aggirano sei killer abbrutiti e strafatti, con licenza di uccidere e non mandato, che non si fermano di fronte a nessuno. Perché sono loro l'immagine e somiglianza di ciò che regna oggi su queste terre e di quel che le attende domani, dopodomani, nel futuro. Bisogna trovare la forza di cambiare. Ora, o mai più.

Copyright 2008
by Roberto Saviano
Published by arrangement
of Roberto Santachiara
Literary Agency

(22 settembre 2008)

15 luglio 2008

I pianisti a Montecitorio

E' proprio vero, a Veltroni non ne va bene una. Dopo l'alleanza con Di Pietro e l'Italia dei Valori ormai naufragata, il Partito Democratico deve fare i conti anche con i danni di immagine che i suoi deputati continuano a provocare.
Come riporta il Giornale con alcuni scatti fotografici, il ministro Livia Turco è stato sorpresa a votare per un collega assente per fare in modo che il lodo Schifani ora lodo Alfano alla Camera dei deputati non passasse.
Purtroppo le è andata male visto che il testo passerà in Senato.

Ora mi chiedo è possibile che nel 2008 ancora non si riesca a trovare un rimedio contro i "pianisti" ?
Siamo un paese tecnologicamente ormai arretrato, basterebbe un piccolo sistema centralizzato con rilevazione di impronte digitali per mettere fine a tutto.
Per non parlare poi della assoluta differenza di trattamento con i normali cittadini. Se io mi presentassi in un seggio a votare con un documento falso probabilmente sarei arrestato, la Turco invece chiederà scusa magari e poi ritornerà al suo posto.

E la cosa vergognosa è che vediamo queste scene continuamente e domani ce ne saremo dimenticati e tutto verrà insabbiato come sempre. Ormai siamo indifferenti a tutto.

10 luglio 2008

La Guzzanti contro tutti

Dopo la manifestazione organizzata nei giorni scorsi dall'Italia dei Valori a cui hanno preso parte i vari Grillo, Travaglio e soci Sabina Guzzanti ha replicato alle accuse del presidente della camera Fini che ha evidenziato come una piazza non possa essere usata come strumento per lanciare offese e per di più gratuite.
Condivido in parte la denuncia della Guzzanti sulla libertà, non condivido i modi e i tempi.
Che senso ha scagliarsi contro il presidente Fini , contro Napolitano o con il Papa?
Troppo facile mettere tutto in un calderone per poi darlo in pasto alla folla.
I cittadini dovrebbero iniziare a ragionare con la propria testa.A tal proposito una breve digressione sul presidente della Camera.

Prima della caduta del governo Prodi ricordo che tutti proclamarono di fatto lo scioglimento della casa delle Libertà, Fini dichiarò che mai si sarebbe alleato con Berlusconi. Da parte sua il nostro primo ministro fece di tutto per far fuori i vecchi alleati utilizzando anche le proprie televisioni per delegittimare Fini (facendo intendere il tradimento di Fini ai danni per la moglie proprio durante il famigerato Familiy Day).
Poi accade ciò che non ti aspetti. Prodi cade ed ecco tutti allegramente dentro la nuova formazione politica, il Pdl che di politico ha molto e poco dato che difficilmente credo che un partito come Alleanza nazionale si scioglierà per confluirvi.
A sinistra o a centro sinistra non siamo messi meglio. Hanno fatto un'intera campagna elettorale basata sullo spot del partito unico e dell'unico gruppo parlamentare alla camera e al senato. Il giorno dopo scopriamo poi che l'Italia dei Valori di Di Pietro vuole un suo gruppo separato. Fino ad arrivare ad una manifestazione non condivisa da Veltroni.

Fa bene la Guzzanti dunque a portare alla luce le anomalie del nostro paese, certo i modi potrebbero essere più civili ma la sostanza non cambia.

02 luglio 2008

La robin tax : solo benefici ?

La corte dei conti indica alcuni potenziali rischi per in consumatori per quanto riguarda la robin tax così denominata. Ovvero togliere ai ricchi (in questo caso le banche) per distribuire ai poveri (consumatori).
Strano che la federconsumatori o altre associazioni non protestino vigorosamente.
In sostanza più tasse per banche, aziende petrolifere responsabili degli aumenti della benzina ecc ecc rischiano di gravare su un solo settore dell'economia che potrebbe poi "trasferire" queste tasse ai poveri consumatori.
Un pò come successo per il taglio dei costi di ricarica che di fatto è stato scaricato dalle compagnie telefoniche sulle tariffe di noi poveri utenti finali.
Che sia dunque una robin tax davvero a favore delle fasce più deboli. Staremo a vedere.

06 giugno 2008

Obama verso la candidatura

Sarà forse il primo presidente degli Stati Uniti di colore nella storia se dovesse farcela Barack Obama. Si perchè il candidato democratico ha superato di fatto Hillary Clinton nella corsa alla casa bianca. Non è esclusa tuttavia una sorpresa dell'ultima ora anche se pare improbabile che la ex first lady possa spuntarla.
Da parte sua la Clinton pare intenzionata a sostenere la candidatura di Obama ed eventualmente a diventare la vicepresidente in caso di elezione del candidato democratico.
Pare che Hillary e Obama si siano già incontrati nella notte. Staremo a vedere.

03 maggio 2008

I nostri redditi online

Non poteva uscire di scena in peggior modo il governo Prodi con l'ultima trovata : i redditi degli italiani online nome per nome divisi per regione, città e quant'altro.
Pare infatti che nei giorni scorsi su autorizzazione del ministero l'agenzia delle entrate abbia pubblicato tutti i redditi degli italiani direttamente sul sito www.agenzieentrate.it. E si è scatenata immancabilmente la ricerca al quanto guadagna il personaggio famoso piuttosto che il nostro vicino di casa, una vera e propria violazione della privacy.
Un enorme rischio per tutti i cittadini che possono così essere oggetto anche di minacce da parte della criminalità organizzata. Ora perchè servire queste informazioni alla criminalità su un piatto d'argento ? Non ci bastano i problemi che abbiamo, c'era proprio la necessità di perseverare nella follia più totale?
Purtroppo secondo il magistrato Franco Ionta " la divulgazione ha determinato un'esposizione a rischio delle persone"assolutamente evitabile aggiungerei io.
Fortunatamente il sito dell'agenzia delle entrate è andato in tilt ma pare che qualche malfattore sia riuscito comunque a pubblicare i dati su alcuni famosi server peer to peer, esempio emule.
Ormai la frittata è fatta, la rete diffonde le sue informazioni più velocemente di quanto si pensi, bisognava pensarci prima.
Povera giovine Italia!

29 aprile 2008

Roma svolta a destra

Roma svolta a destra. E lo fa in modo storico. Dopo un quindicennio di governo della sinistra la città capitolina ha infatti deciso di cambiare la sua amministrazione affidandosi al centro destra.
In questi giorni i più importanti quotidiani del mondo hanno espresso la loro perplessità sul fatto di affidare la capitale alle destre facendo supporre un ritorno agli anni del fascismo. Ma stiamo davvero scherzando ?
Esiste ancora una destra e una sinistra in Italia ? Per quanto mi riguarda sono molto simili.
Più che la vittoria di Alemanno quella romana mi sembra la sconfitta netta di un centro sinistra stanco e ingessato che non ha saputo cogliere l'opportunità vera nè per rinnovarsi nè per comunicare con i cittadini in modo netto.
Che senso ha andare da soli alle elezioni escludendo la sinistra estrema quando poi si torna tutti allegramente per le comunali ? Addirittura si cercano accordi con l'Udc.
Ha perso il partito democratico e sopratutto Veltroni con le sue scelte che non sono piaciute agli italiani. Ora occorre davvero un ricambio ai vertici del partito ma stavolta serio e non di facciata. I dirigenti sono sempre gli stessi, quindi se rinnovamento deve essere, che lo sia per davvero.

28 aprile 2008

Roma, aria di cambiamento ?

Roma, elezioni comunali 2008. Siamo ormai quasi alla metà delle sezioni scrutinate e Alemanno è in vantaggio con circa il 52% dei voti.
Che sia il segno vero di un cambiamento per questa città. La sinistra non ne azzecca veramente una, dopo il dietro front sul gruppo unico al parlamento e tante promesse ora pare che Roma sia destinata ad un sindaco di centro destra.
La gente è stanca di rom, violenze, stupri e insicurezza. Vedremo se la nuova amministrazione riuscirà finalmente a fare qualcosa di concreto.

19 aprile 2008

Veltroni e l'Italia dei valori ?

Le elezioni appena concluse ci hanno mostrato ancora una volta la fragilità della sinistra italiana.
Tutta la strategia di comunicazione di Veltroni era infatti centrata attorno ad uno slogan :"La differenza tra noi (PD e Italia dei valori ) e loro (PDl e Lega Nord) è che loro non sono un partito mentre noi abbiamo fatto un processo lungo e coraggioso da cui è nato il Partito Democratico, quindi avremo un unico gruppo parlamentare".
Bella semplificazione direte voi, anche se c'era qualcosa di strano nell'aria. Non solo io infatti ma anche altri avevano notato delle incongruenze. Perchè quando parla di èPietro ci tiene a sottolineare che "noi dell'italia dei valori", "l'italia dei valori", "il mio schieramento" si impegnerà, farà eccetera eccetera ?
Io mi chiedevo una cosa molto semplice. Se Veltroni ha detto che l'Italia dei valori confluirà nel Partito Democratico dopo le elezioni perchè non dice "noi del partito democratico" ?
Il dopo elezioni ci ha mostrato il perchè.
Oggi vengo a sapere che Di Pietro vuole il suo gruppo parlamentare, quello dell'Italia dei Valori.
Certo ! Condividiamo tutti. Gruppo indipendente, dunque finanziamento!
L'Italia dei Valori, o l'Italia dell'incoerenza ?
Come può il centro sinistra vincere le elezioni se è sottoposta a continui danni di immagine ?
Gli italiani non sono mica stupidi.

07 aprile 2008

Corsi di lingua inglese

Dopo la gaffe di Luca Luciani motivatore dei lavoratori Telecom, che ha trasformato la più grande sconfitta di Napoleone in una vittoria assistiamo in questi giorni a una serie di strafalcioni in campagna elettorale.
Le elezioni arrivano e dunque via a promesse e spot elettorali. Fra le altre cose molti politici propongono interventi nella scuola, l'introduzione delle nuove tecnologie e il potenziamento dello studio della lingua inglese.
Si concordiamo, tuttavia loro stessi più che pensare ai corsi di lingua inglese dovrebbero pensare a fare dei corsi di lingua italiana.

Lunedì prossimo avremo un nuovo governo, speriamo bene!

16 febbraio 2008

Petrolio : quando finirà ?

Uno dei temi che interessano tutto il pianeta negli ultimi anni è sicuramente la produzione dell'energia necessaria a far funzionare tutto il nostro sistema. Si sa che alcune fonti come il petrolio e il gas sono destinate a finire. Alcuni ricercatori prevedono addirittura la fine del petrolio in tempi brevi, si parla del 2050.Ma quando finirà effettivamente il petrolio ?La cosa strana in tutta la faccenda è che tutte le aziende che ruotano attorno all'universo petrolio fanno altissimi profitti riducendo al minimo gli investimenti nel settore. Pensiamo ad esempio che alcune multinazionali del greggio come Shell, Bp e altre hanno realizzato negli ultimi anni profitti per centinaia di miliardi di dollari.Ora in qualunque settore dello sviluppo quando si fa un enorme profitto solitamente si ricorre poi ad investimenti in modo da aumentare la produzione per soddisfare sempre di più la crescente di richiesta. Dal petrolio oggi si ricavano tantissimi prodotti, ad esempio la benzina.E alloa ci si chiede come mai gli investimenti continuano a scendere ?Semplice. Come sostengono alcuni ricercatori la crisi del petrolio non è congiunturale ma bensì strutturale, si punta più a fare profitti che ad investire nella produzione e nell'approviggionamento.Per non parlare poi degli investimenti destinati alle energie alternative. Le multinazionali insomma puntano negli ultimi anni a distribuire dividendi fra gli azionisti forse perchè si ha scarsa fiducia nella scoperta di nuovi bacini e giacimenti.Ovvero il petrolio sta finendo ... la questione energia è aperta.

11 febbraio 2008

Signori si parte!

Eh si era nell'aria ed ora è ufficiale, il 13 aprile avremo le tanto sperate elezioni politiche. Finalmente basta con il governo delle tasse, dell'indulto, dell'indecisione e dei litigi continui. Consegneremo il paese al governo delle leggi ad personam, il ritorno di Berlusconi è prossimo e ormai imminente.
E a quanto pare non sarà da solo ....
Sembra infatti che l'ex ministro Clemente Mastella farà confluire l'udeur nel nuovo partito del popolo della libertà (forse un nome più corto sarebbe stato più significativo ma forse è lungo in omaggio al gran numero di partitini che lo popoleranno).
Giorni fa ero in treno sull'eurostar quando improvvisamente noto che ci fermiamo in un paesino strano, un paesino di 3000 abitanti, Ceppaloni.
Dov'è Ceppaloni ? Semplice è il paese dell'ex guardasigilli Mastella. Ora fa una certa impressione sapere che verranno tagliati gli eurostar sulla linea Lecce - Bari ed esista invece un treno del genere che fra le sue fermate ha Ceppaloni!
W l'italie!