08 ottobre 2008

Bretton Woods

Durante l'intervento ieri sera a Ballarò, Walter Veltroni ha espresso la sua preoccupazione per la situazione economica mondiale esprimendo quelle che sono le sue opinioni personali.
Il leader del partito democratico sostiene infatti che c'è stata per anni una deregulation del mercato che ha portato alla concessione di mutui "allegri" anche senza le necessarie garanzie. In sostanza si è pensato di eliminare tutte quelle regole "burocratiche" che non consentivano al mercato di essere flessibile pensando erroneamente che ad un certo punto questo si autoregolamentasse.
Alcune ricette proposte sono :
  • regole più certe (eliminazione di quella che lui chiama deregulation)
  • una nuova Bretton Woods
Ha parlato di una nuova Bretton Woods ma non ha spiegato cos'è. Cerchiamo di dare qualche informazione in più. In sostanza alla fine della seconda guerra mondiale nel '44 si tenne la Bretton Woods Conference, una grande conferenza che stabiliì le regole per le relazioni commerciali e monetarie in cui operare.
Le caratteristiche principali dell'accordo sottoscritto (Bretton Woods Agreement) consentivano anzi obbligavano ogni paese a stabilizzare il tasso di cambio della moneta ad un valore fisso rispetto al dollaro (utilizzato come moneta principale). Tale tasso veniva fissato anche per stabilire i rapporti tra oro e dollaro. Le nazioni partecipanti non potevano così svalutare la propria valuta oltre il 10% per migliorare la propria posizione finanziaria e commerciale ma dovevano manternersi entro un certo margine.

Come sempre però Veltroni arriva in ritardo anche perchè nella riunione di pochi giorni fa fra i 4 più influenti paesi Europei (strano che ci sia ancora l'Italia fra questi), il presidente Sarkozy ha parlato di "rifondazione del sistema finanziario internazionale", citando il celebre accordo. Tra l'altro lui non era nemmeno presente.

Questo implica che siamo alle soglie di una rifondazione del capitalismo ? O è solo un meccanismo per arginare la crisi che incombe.
Gli Stati Uniti stanno già attivandosi in questo senso attraverso aiuti a banche, pare che immetteranno nel sistema 600 miliardi di dollari.

Il problema è che qui in Italia questo non si può fare a causa del forte debito pubblico che abbiamo, gli altri paesi Europei magari sono messi meglio di noi.
Staremo a vedere.

Nessun commento: