24 aprile 2006

Bari, la fine dell'ecomostro di Punta Perotti

Bari, l'ecomostro di Punta Perotti è stato definitivamente abbattuto. Oggi 24 Aprile cala il sipario su uno dei più grandi sprechi dell'Italia moderna. In tarda mattinata è stata finalmente restituita alla cittadinanza barese e pugliese la spendida vista sul mare adriatico senza intralci, è stato finalmente restituito ai cittadini quell'orizzonte occluso dagli infausti palazzi confiscati dalla magistratura.

350 chili di esplosivo sono stati collocati all'interno del mostro in varie posizioni, alle 10,30 circa, dopo aver avvisato migliaia di cittadini presenti sul lungomare barese e la folla di giornalisti e operatori televisivi accorsi, l'edificio si è piegato su se stesso ponendo fine a estenuanti anni di battaglie civili contro lo sperpero di soldi pubblici.
Le macerie si sono riversate su quelle rimaste il 2 aprile scorso. Alcune parti del mostriciattolo hanno però resistito dando alle macerie un aspetto ancora più drammatico, alla fine molti dei cittadini baresi hanno accompagnato con un applauso l'abbattimento dell'edificio.

Speriamo che con il crollo di Punta Perotti ci sia in futuro un controllo maggiore sulle risorse che vengono spese dal governo, dalle regioni, dalle province e dalle amministrazioni comunali.
Se penso che con le lettere inviate agli italiani per informare delle innovazioni tecnologiche si potevano dotare le scuole italiane di attrezzature mi viene la pelle d'oca.

L'ecomostro è crollato, speriamo che con esso siano terminati gli anni di gestione scellerata delle risorse pubbliche. Abbiamo bisogno di crescere e per crescere bisogna investire, nelle risorse e sopratutto nelle persone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho visto i filmati: emozionanti! Addirittura quelli che mettevano gli esplosivi si abbaracciavano dopo aver visto il crollo. Direi che questo avvenimento ha unito più che mai i baresi, anche se per breve tempo. Comunque, si, vengono i brividi nell'immaginare tutte quelle risorse sprecate. Speriamo da questa cosa si impari almeno un pò...Ciao, Tere